Ann. Univ. F e r r a r a - Sez. VII - Sc. Mat. Vol. X X X I I , 125-166 (1986)
L'Universit/t e le scuole per gli Ingegneri a Ferrara ALESSANDRA
FIOCCA - LUIGI
PEPE
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L a s t o r i a dellu f o r m ~ z i o n e c u l t u r a l e d e g l i i n g e g n e r i ~ s t a t a f a t t a o g g e t t o n e l seeolo scorso di i m p o r t u n t i r i c e r c h e d a p u r t e d e i m u g g i o r i s t o r i c i d e l l a m u t e m a t i c a i t u l i a n i , l ~ i c o r d i u m o i l a v o r i di P i e r r e R i c c a r d i e d A n t o n i o F a r a r e (1). I n t e m p i p i h r e c e n t i d i v e r s i s t u d i sono s t a t i d e d i c a t i a l l ' o r i g i n e dell ' i s t r u z i o n e t e c n i c a s u p e r i o r e con p a r t i c o l a r e r i f e r i m e n t o a l l a F r a n c i a d e l secolo X V I I I d o v e t a l e i n s e g n a m e n t o v i e n e s t r u t t a r a t o in m o d e t a l e d a essere p r e s o , con le r i f o r m e i n t r o d o t t e n e l p e r i o d o r i v o l u z i o n a r i o e n a p o l e o nice, d a m o d e l l o n e g l i ,~ltri p a e s i (~). Pifi r a r e e pifi o c c a s i o a a h sono s t a t e i n v e c e negli u l t i m i d e c e n n i i n I t a l i a le r i c e r c h e sulle sedi i s t i t u z i o n a l i d e l l ' i s t r u z i o n e t e c n i c a s u p e r i o r e . I n t e r e s s a n t i , a q u e s t o p r o p o s i t o sono gli s t u d i stflla s i t u a z i o n e m i l a n e s e , d e s c r i t t a i n o c e a s i o n e delle C e l e b r a z i o n i p e r il P o h t e c n i c o di M i l a n o (3) e s u l l ' i n s e g n a m e n t o p u b b l i c o d e l l ' A r c h i t e t t u r a a P a d o v a e V e n e z i a (4).
(*) Lavoro eseguito con contribute del Miuistero della Pubbliea Istruzione. (**) Indirizzo degli autori: Dipartimento di Matetnatica dell'Universith, via Machiavelli, 35 - 44100 Ferrara. (1) p. RICCARDI, Cenni storici sull'Istituto dei Cadetti Matematici Pionieri di Modena, Modena, Zaniehelli, 1864. A. FavaRo, Xotizie sulla Scu.ola d'applieazione per gli ingegneri annessa alla R. Ut~iversit?t di Padora, Padova, Tipografia alla Minerva, 1875. (~) Charles C. GILLISPIE, Scienza e potere in 1,'rancia alla /ine dell'Ancien Rggime (trad. di D. Panzieri, ed. originale, Princeton 1980), Bologna, I1 Mulino, 1983. R4nb TATer', Enseignement et di]]usion des sciences au X I ' I I I ~ si~cle, Hermann, Paris, 1986. Roger HA.HN, L'hidrodynamique au X V I I I ~ si~cle, aspects scienti]iques et sociologiques, Conference donn6e au Palais de la D6couverte le 7 Novembre 1964. (s) Gino BozzA - J o l a n d a BAssi, La ]ormazione e la posizione dell'ingegnere e dell'architetto nelle varie epoche storiche, I1 Centenario del Politecnico di Milano 1863-1963,
Milano, Tamburini, 1964, pp. 11-113. Angela PIEDIMONTE, L a ]ormazione degli ingegneri in Lombardia p r i m a dell' Uniti~, 11 Politecnico di Milano 1863-1914, Milano, Eleeta, 1981, pp. 54-64. (4) Giulio BRUNETTA, Gli inizi dell'insegnamento pubblico dell'Architettura a P , dora e a Venezia, Cronaca e storia, Padova, 1976.
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I1 t e r m i n e architetto deriva dal greco: E r o d o t o lo attribnisce a d E u p a line di lV[egara costruttore d i u n a galleria a Same. I1 termine ~ di use corr e n t e dal secolo X V c o m p a r e n d o nei titoli dei t r a t t a t i del costruire di Vitruvio, Alberti, Serlio, Palladio ecc. A a c h e il t e r m i n e ingegnere ~ piuttosto antico derivando dal latino me dievale dove a p p a r e in relazione alle macchine belliche (~). F i n e a t u t t o il secolo X V I I I i termini ingegnere e architetto vengono spesso seambiati. Cosi il famoso idraulico G i a m b a t t i s t a B a r a t t i e r i intitola la sun opera maggiore (, A r c h i t e t t u r a d ' a c q u e ~ e definisce se stesso (( ingeg n e r o , (s). Eustachio Manfredi ripubblicando nel 1739 r o p e r a del Guglielmini (~Della N a t u r a do' fiumi ~) prodilige il t e r m i n e ingegnere (7). Pochi anni d o p e il t e r m i n e Ingegnero civile c o m p a r e nel titolo della p r i m a edizione (1748) di u n ' o p e r a di Giuseppe Antonio Alberti (1715-1768) che ebbe g r a n d e diffusione e m o l t e edizioni (8). L a citt~ di Ferrara, sede universitaria dal 1391, iUustre per m o n u m e n t i e per u n piano urbanistieo di a v a n g u a r d i a , capoluogo di un territorio compreso t r a i l Reno ed il Po soggetto a continue inondazioni, ha a v u t o fin dal secolo X I V architetti insigni. I1 Borsetti nella sun storia dell'Universit~ di F e r r a r a (1735)(9) fornisce b r e v i indicazioni biografiche s u u n a c i n q u a n t i n a di architetti ferraresi, t r a questi: Bartolino di ~ o v a r a , Pierre Benvenuti, Biagio Rossetti, G e r o l a m o da Carpi, Giovanni B a t t i s t a Aleotti, Gabriele Bertazzoli, Sigis m o n d o Coccapani, B a r t o l o m e o Gnoli, Alberto Penna, Alberto Schiatti, R o m u a l d o Valeriani. Le lore opere li designano spesso non solo come pro(5) j . K. FINK, Storia dell'Ingegneria, trad. italiana, Firenze, 1962 (Ed. originale, New York, 1960). Giuseppe ALBENGA, Ingegneria, Enciclopedia Italiana, vol. XIX, pp. 227-230. (6) Arehitettura d' acque di Gio. Battista Barattieri Ingegnero, Collegiate di Lodi ecc.,
Piacenza, Bazachi, 1656. (7) Della natura de' /iumi trattato ]isico.matematico del dott. Domenico Guglielmini,
nuova edizione con le Annotazioni di Eustachio Manfredi, Bologna, Lelio dalla Volpe, 1739. iii) Avendo eziandio il Michelini date qualche saggio d'un metodo in cio, che appartiene alla direzione de' fiumi nel proposito de' ripari, da' quali si difendono le ripe dalle corrosioni: lavori a' quali unicamente pareva esser state per l'addietro rivolto tutto lo studio degli ingegneri, ix) Possiamo tuttavia rallegrarci, c h e a ' tempi nostri i periti, e gli ingegneri pi~t saggi nella nostra Italia, fatti accorti della necessit~ di unire insieme cotesti due studi [teoria e pratica], abbiano cominciato a gustare colla frequente lettura di questo libro quei fondamenti teorici, che per l'addietro parevano trascurarsi dai pifi di lore. (s) Istruzioni pratiche per l'Ingegnero civile o sia perito agrimensore, e petite d'acque di Giuseppe Antonio Albevti bolognese, Venezia, 1826. (9) Ferrante BORSETTI, Historia almi .Ferrariae Gymnasii in duas partes divisa ..., p:~rs secunda, Ferrariae, Typis Bernardini Pomatelli, 1735, pp. 422-429.
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gettisti, m a c o m e studiosi di vurie discipline m a t e m a t i c h e e c o m e ingegneri idraulici. A d essi bisog~l~ a g g i u n g c r e gli esperti che h e a v e s o g g i o r n a t o a F e r r a r ~ per pcriodi pid o m e n o lunghi come L e o ~ B a t t i s t ~ Alberti, F r a n c e s c o P a trizi, Carlo R e n u l d i n i e i mtmerosi studiosi che si sono o c c u p a t i della regolaziolle della a c q u e del ferrarese: t r n essi figurano quasi t u t t i i matema.tici itali~ni pifl i m p o r t a n t i del S e i - S e t t e c e n t o ; Guglielmiui, i Manfrcdi, Gralldi, Zendrini, Ceva, Lecehi, Frisi ecc. U n o t r a questi, il v e n e t o B e r n a r d i n o Zelldrini (1679-1747) nella sun opera t e o r i c a pifl n o t e v o l e (~o) p o t e v a scrivere a ragioae : nat~ la dottrina delle acque, com'~ palese in Italia, e della celebre controversia del Reno fra Bolognesi e Ferraresi ha avuto il sue vero eomineiamento. T u t t a v i u a differenza dei medici e dei legisti, la cui f o r m a z i o n e cultur:~le a v v e n i v a t r a d i z i o n a l m e n t e nelle UniversitY, gli i n g e g n e r i - a r c h i t e t t i u F e r r a r e ~tou c o s t i t u i r o n o fine a t u t t o il secolo X V I I I u n lore Collegio, co~l n o r m e fisse e eodificate per accedere ella professione, n@ si r i s c o n t r a un t e n t a t i v e di r e g o l u m e n t a z i o n e della lore form~zione eulturale. A n z i il term i n e stesso di i u g e g n e r e c o m p u r e e o r r e n t e m e n t e solo nei docume~lti d a t ~ t i dall'inizio del secolo X I X . L a m a a e a n z a di controlli sulla prepa.razione culturale degli ingegneri"trchitetti d i v e n t a s e m p r e pifl e v i d e n t e con il progTesso delle scienze m a t e m a t i c h e e m e c c a n i c h e del secolo X V I I . Cosl si leggono giudizi severi c o m e questo dcllo scienziato gesuita ferrarese l~iccolb C~beo (~) (1585-1650). Qui quamvis Architecti, et italice speciosissimo nomine vocentur Ingegneri, tmnen nulla re minus, quam ingenio utuntur, et sunt in scientiis rudes penitus, ct inexpertes ... Nei t r a t t ~ t i del Sei-Settecento vienc s e m p r e pifl delineate in p o s i t i v e il bagaglio e u l t u r a l e neccssurio alln professione di ingeg~mre-arehitetto. Scrive a d esempio B e r n a r d i n o Zendrini, helle sue Leggi (~): t~cu ~ veto che vorrei, che i Periti fossero non di quelli descritti d~l Cabeo, m~ che studiassero di esser veramente quell li voleva Vitruvio, voglio dire the nb essi intraprendessero tel professione, n~ i principi o maestrati permcttessero lore l'esercit~rla senza lo studio delle matcmatiche elementari, comprendendo sotto di questo la geometria di Euclide, l'aritmetica, i prineipi
(10) Leggi e ]e~omeni, regolazione ed usi delle Acque Correnti di Bernardino Zendrini matematico della Serenissima Repubblica di Venezia, Venezia, Pasquali, 1741. (11) Cita~o i~l Istruzioni ecc., p. v, cfr. note (s). (12) Cita io in Istruzioni ece., p. Iv, cfr. not~ (s).
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dell'analisi, che finalmente altro non contengono ehe un'aritmetica maneggiata con caratteri e numeri in vece di servirsi di questi ultimi soli; per altro le quattro operazioni, sopra delle quali si fonda tutta quant'~'~ l'aritmetica, le stesse e non piil servono all'analisi; e ci6 per quello appartiene alla pura contemplazione della quantit'~ discreta e continua. Per le miste matematiche poscia dovrebbe il Peri~o ben intendere le meccaniche ehe comprendono tutta la dottrina de' pesi, delle potenze, detle resistenze e degli equilibri tanto de' solidi che de' fluidi .... L a questione della professionalit;~ degli ingegneri-architetti, c o m p r e s e le eonoseenze teoriehe, v e n i v a s o t t o p o s t a ad u n a m a g g i o r e u t t e n z i o n e q u a n d o si t r a t t a v a di designare u n perito per u n p u b b l i c o ufficio. ]~ questo il caso di 1%rrara che per la n a t u r a del suo territorio s o g g e t t o alle piene pericolose del P o e del R e n o a v e v a tr~ i pubblici d i p e n d e n t i gi~ nel seeolo X I I I periti di m a t e r i a idraulica. Gli S t a t u t i di F e r r a r a del ]287 p r e v e d e v a n o i n f a t t i l ' i s t i t u t o dei L a v o r i e r i che si o c c u p a v a del controllo delle a e q u e e s t a b i l i v a n o a n e h e che il P o d e s t ~ fosse c o a d i u v a t o d a q u a t t r o giudiei, t r a eui u n o (( d ' a r g i n e ~ affiancato da due (~n o t a r i d~argine ~) t u t t i e tre designati dal M a r c h e s e (13). L ' a t t i v i t ~ dei lavorieri viene r e g o l a m e n t a t a in m o d o preciso da Alfonso I I nel 1580 con gli (~Ordini e provigioni sopra i lavorieri di P o ed ufficiali a quelli d e p u t a t i ~. I1 territorio ferrarese era diviso in 10 r a g g r u p p a m e n t i d e t t i guardie, presieduti ciascuno da u n giudice d~argine e o o r d i n a t o d a u n n o t a i o 4'argine. I N o t a i v e n i v a n o n o m i n a t i , in seguito a d u n esame dal M a e s t r a t o de' Savi t r a i cittadini ferraresi d o t a t i di u n certo censo, di n o r m a il n o t a i o pifi anzi~no d i v e n t a v a giudice q u a n d o u n p o s t o si r e n d e v a v a c a n t e : t a l e passaggio n o n era t u t t a v i a a u t o m a t i c o . C o m e e s a m i n a t o r e dei c a n d i d a t i al n o t a r i a t o d ' a r g i n e fu i n c a r i c a t o nel 1639 B a r t o l o m e o Gnoli (~). A F e r r a r a nel secolo X V I I la sede principale della e u l t u r a scientifiea n o n ~ l~Universit~ se n o n in alcuni m o m e n t i , m a i l Collegio dei Gesuiti. Gesuiti f u r o n o gli scienziati ferraresi Niccol6 Cubeo, G i o v a m b a t t i s t a l~iccioli, Daniello B a r t o l i e nel Collegio ferrarese dei Gesuiti lavorb F r a n c e s c o L a n a Terzi. Gli studiosi gesuiti si o e c u p a r o n o a n c h e dei p r o b l e m i c o n c r e t i
(13) Andrea BONDANINI, Contributi per la storia della cartogra]ia ]errarese. Atti e Memorie Dep. Ferrarese Storia Patria, Serie terza, ~9 (1981), pp. 75-76. (14) Andrea BONDANINI, op. cit. in (13), p. 78. Allo Gnoli ehe fu anche Cartografo del Ducato di Ferrara, il Bondanini attribuisce anche la paternith del Ms. anonimo (databile intorno al 1659) Trattato de Lavorieri d'Argine (Ms. Y-A-6-27 della Biblioteca Estense di Modena), destinalo alla preparazione e all'istruzione dei Notai d'argine.
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del controllo delle piene dei fiumi coma ricordava Alberto P e n n a a proposite della R o t t a della Zocca del 1640 (15): Havcvano tutti ... il lore Quartiere nella Casa de Padri Gesuiti dietro il Po sotto la Villa di Fossa d'Albcro, dove tutti si congregavano la sera, e raguagliata la adunanza dell'operate il giorno antecedente, si determinava cib si doveva fare nel seguente. A detti eongressi ancorch4 giovinetto che' io fussi hcbbi l'honore per mera bonth di quc' Signori d'intervenire sovente, dove hebbi occasione d'ammirare la prudenza dei congregati, d'erudirmi, d'acquistare molte notitie, d'apprcndere per necessario lo studio delle Matematiche, e dell'Architettura d'aequa, e d'affettionarmici. Veniva m a t u r a n d o quindi verso la met$ del Seicento, t r a u~a schiera non esigua di addetti ai lavori, la necessits che le scienze basilari per la formazione di competenze in materia di acque~ le m a t e m a t i c h e e l'idraulica, fossero oggetto di un insegnamento ad hoc e non ]asci~te allo studio personale. L ' U n i v e r s i t h aveva u n a lettur~ di matematica, m a lo studio di questa era in funzione delia filosefi~ naturale e gli argomenti erano prevalentemente legati all'astronomia (~6). Dai rotuli si apprende infatti che lu lettura di m a t e m a t i c a riguard~va per un ciclo di tre anni, u n anne i primi sei libri degli Elementi di Euclide, un secondo anne la Sfera del Sacrobosco, un terzo anne la teorica dei Pianeti. Solo gli Elementi di Euctide interessavano direttamente i periti d ' a c q u e ; inoltre le lezioni, t e n u t e in latino, n o n davano spazio a quella casistica di applicazioni concrete utile ai problemi idraulici. I1 Collegio dei Gesuiti disponeva d ' a l t r a parto di competenze per u n insegnamento di base, orient a t e verso la formazione di periti idraulici, m a era comunque u n ' I s t i t u z i o n e privata. I1 compromesso tra insegnamento pubblico e necessit~ di studi finalizzati alle materie idr,~uliehe venne t r o v a t o nel 1675~ con l'arrivo nel Collegio dei Gesuiti di Ferrara di uno studioso di grande valore Francesco L a n a Terzi. A1 L a n a venue conferita la lettura di m a t e m a t i c a nell'Universit~ ed inoltre l'incarico a tenere presso il Collegio dei Gesuiti u n a lettura di matematica, c h i a m a t a privata per distinguerla da quella universitaria, m a pubblica di diritto e 4i f~tto, in q u a n t o il lettore era n o m i n a t e dal Legato~ in una rosa proposta dal Giudice e dal Maestrato dei Savi ed era retribuito dal Comune. (~5) (Alberto PENNA) L'idea del per/etto giudice d'argine overo Mode di ben regolare le acque a' conservazione del Ducato di _Ferrara. Diseorso di Petronio Lambresagni per riverente divotione dedicate a gl'Illustrissimi signori Giudice, e Maestrato de Savi di .Ferrara, Ferrara Stamp. Camerale, 1692, p. 88. (13) Alessandra FIOCC_A. - Luigi PEPE, La lettura di matematica nell'Universith di 1,'errm'a dal 1602 al 1771, Ann. Univ. Ferrara, sez. VII, 31 (1985), pp. 125-167.
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Poco dope v e n i v a stabilito che per essere a m m e s s i ai coneorsi per N o t a i d'Argine bisognava aver f r e q u e n t a t o la lettura p r i v a t a (17). Con la p a r t e n z a del L a n a da F e r r a r a nel 1679 si senti la necessit/~ di r e g o l a m o n t a r e in m o d e pifi precise le materi% il calendario, l'ordine degli studi nella lettura p r i v a t a ribadendo il fine professionale della l e t t u r a m a riaffermando anehe la necessit/~ dello studio teorieo. Questo parallelismo t r a l e t t u r a universitaria di M a t e m a t i c a e l e t t u r a p r i v a t a presso i Gesuiti fu m a n t e n u t o per aleuni decenni, affidando di regola allo stesso lettore~ seelto t r a i Gesuiti, e n t r a m b e le letture. Si successero neil'ordine Giovanni Magrini, Ippolito Palmieri, I p p o l i t o Sivieri e Girolamo Prandini. U n evento i m p o r t a n t e per la formazione eulturale degli ingegneri-archit e t t i a F e r r a r a nella p r i m a m e t s del Settecento 6 eostituito dall~istituzione dell'Aceademia di Disegno (1736-1770) seeondo il modello dell'Aecademia Clementina di Bologna, istituita nel 1710 n e l l ' a m b i t o delFIstituto delle Scienze. L ' A e c a d e m i a di Disegno era divisa in due seuole, l ' u n a di Figura, dove si insegnava la p i t t u r a e la seultura~ l ' a l t r a destinata ai Disegnatori d ' A r e h i t e t t u r a e di P r o s p e t t i v a . N e l r a m b i t o d e l r A c c a d e m i a d i D i s e g n o operarono i m p o r t a n t i ingegneri-arehitetti ferraresi del seeolo X V I I I quali Angelo Santini, Ambrogio Baruffaldi~ Antonio Foschini. I1 limite dell'Accadetain di Disegno fu nel non riuscire ad assicurare corsi f o r m a t i v i ordinati. Cosi con le Costituzioni di r i f o r m a dell'Universits di F e r r a r a di Clemente X I V del 1771, l'Aceademia di disegno p e r d e v a la sun a u t o n o m i a e era sottoposta, come l'Universith di cui di f a t t o e n t r a v a a far parte, all'autorit~ del CoUegio dei R i f o r m a t o r i (is).
1. - La formazione cttlturale dell'ingegnere nell'ambito dell'Universit/t riformata (1771-1804). L a riforma dell'Universit~ di Ferrara, a t t u a t a nel 1771, d u r a n t e il pontificato di Clemente X I V , 6 p r o b a b i l m e n t e l ' e v e n t o culturale pifi i m p o r t a n t e
(17) I bandi relativi a questa lettura privata sono: Editto del Cardinale Sigismondo Chigi del 31 ottobre 1675 (riportato integralmente in F. BORSETTI, op. cit. in (9), parte I, ]pp. 310-312), Editto sopra la Concorrenza a Notariati d'Argine a firma di Francesco Rossetti Giudice dei Savi del 18 novembre 1675 (nel tome V I I I della Raccolta di Bandied Editti dei Giudici dei Savi e dei Cardinali Legati nell'Archivio Storieo del Comune di Ferrara), Editto sopra la Lettura privata di Matematica a firma di G.M. Tassoni Giudice dei Savi del 4 marzo 1679 (riportato integralmente in F. BORS~TTI, op. cir. in (9), parte I, pp. 312-313). (is) Per l'Accademia di Disegno si veda il documentato studio di Fabrizio FIocc~II, L'Accademia del Disegno a .Ferrara, Musci Ferraresi, pp. 231-245.
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F e r r a r a nel secolo X V I I I . P r e p ~ r a t a d~ uu lungo e paziente impegno di un n u m e r o r i s t r e t t o di intellettuali ferraresi tra. i quali Mons. Giovanni Maria Rimin~ldi, che ne f u i l vero ~rtcfice 11cl suo soggiorno r o m a n o , e Giov a n n i Andre~ B~rotti, diveauto bibliotecario dcll~ P u b b l i c a Biblioteca di Ferr~r~ che r ~ p p r e s e n t b la spond~ ferrarese del Riminaldi, l~ riform~ comport6 un~ v e r a e propriu st~tizz~zione dell'Univcrsit's il eui governo fu s o t t r a t t o all~ Congregazione dello studio, r~ppresentativ~ del potcre loc~le, per essere trusferito ~d u n ColIegio di Ri]ormatori f o r m a t o da cinque m e m b r i di nominu pontificia vit~lizia pifl il Giudice dei Savi, il titolare cio~ della suprem~ carica cittadin~ e distrettuule. Veniv~ inoltre r i f o r m a t o il conferimento dei titoli dottorali, lasciundo ai vecchi Collegi dottorali dei Legisti e degli Artisti solo un diritto di ratifien degli esami di laurea, futti n e l l ' a m b i t o dello studio, c prefigurando quindi la soppressione degli stessi Collegi (1~). N o n ~ da stupirsi quindi che l'opposizione di una p a r t e consistente dell'oligarchia locale che, a t t r a v e r s o 1~ Congregazione e i Collegi esercit~u il potere n e l l ' a m b i t o dell'Universits sia s t a t a durissima (~o), anche perch6 l'Universits veniv~ ad accogliere nel suo seno t u t t e le pilt i m p o r t a n t i istituzioni culturali cittadine: la Bibliotec~ pubblica, il Museo e l ' A c c a d e m i a di Disegno. Sift piano dei contenuti uno dei p u n t i c~ratterizzanti della R i f o r m a del 1771, che p r e s c r i v e v a un r i o r d i n a m e n t o generale degli insegnamenti, fu quello di p r e v e d e r e nell'ambito dell'Universit~ la formazione degli ingegaeri-architetti, s e g n a t a m e n t e per le competenze necessarie ad affrontare i problemi idraulici.
(19) Fu merito di Alessandro Visconti aver segnalato l'importanza della Riforma universitaria del 1771, si veda in proposito Alessandro VISCO~TI, iVotizie sulla ri]orma dello Studio Ferrarese di Clemente X I V nel 1771, Annali dell'Universit~ di Ferrara, numero II, Ferrara, 1937, pp. 81-94. Recentementc temi di questa riforma sono emersi nel Convegno dedieato dall'Univcrsits di Ferrara a Gianfrancesco Malfatti (1981). Si veda in particolare Alessandro RovnRI, La ri]orma dell'Universit~ di ~Ferrara del 1771, Atti del Convegno Gian]ranceseo Mal]atti nclla cultura del suo tempo, Bologna, 1982, pp. 229-252. Aleune osservazioni generali interessanti sono contenute anche in Alessandro Rov]~I, L'opposizionc ]errarese e romagnola al ~'i]ormismo ponti/ieio, Atti e memoric Dep. Ferrarese Storia Patria, serie I I I , 3{) (1981) e in Werther ANG]~LINI,Economia e cultura a .Ferrara dal Seicento al tardo Settecento,
Urbino, 1979. (2o) Sul piano culturale critiche alla Riforma del 1771 sono contenute nello scritto di Giambattista MINZO~-I,Lettera di un ]errarese ad un suo concittadino, nella quale s'impugna il Proemio premesso al Breve, intitolato : De Academia JFerrariensi a Clemente X I V P.O.M. rcstituta. Raccolta ferrarese di Opuscoli scientifici e letterari
di Ch. Autori Italiani, tomo XIX, Venezia, Coleti, 1787, pp. 1-84.
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Q u e s t o t e m a era gi~ s o t t o l i n e a t o nell'orazione i n a u g u r a l e t e n u t a da G i o v a n n i Luigi Bongiochi, professore di e l o q u e n z a e di antichit's r o r n a n e e g r e e h e presso l'Universit~, in a p e r t u r a d e l l ' A n n o Accadernico 1771-72 (-~). A l l ' ~ p e r t u r a dei corsi nel 1771 fu istituita u n a sola c a t t e d r a d e s t i n a t a a l l ' i n s e g n a m e n t o sia della rnaternatica che d e l l ' i d r o s t a t i c a (2~) affidata a Gian P r a n e e s c o Malfatti (fu inoltre istituita u n a C a t t e d r a di Fisica generale). F u lo stesso Gianfraneesco Malfatti a p r e s e n t a r e u n piano di riforrna della C a t t e d r a di lVIatematic~ (23), su richiesta del R i m i n a l d i per (~contribuire al rnaggior profitto, e c o m o d o della Gioventfi, la quale nell'intrap r e n d e r e t m a tal carriera r e a d e principalrnente a incarnrninarsi per la Scienza delle A c q u e , e della direzione de' F i u m i i). P e r forrnare u a m a t e m a t i e o idrostatico, diverso dal sernplice perito idraulico che d o v e v a a v e r e solo qualche c o n o s c e n z a teorica elementare, Malfgtti r i t e n e v a necessari q u a t t r o anni di studio, cosi concepiti: nei primi due a n n i u n p r i m o docente, che Malfatti c h i a r n a v a di (( algebra e rneccanica ~>, a v r e b b e d o v u t o i n s e g n a r e la geornetria p i a n a e solida, i t e o r e m i di Arehirnede, la trigonornetria~ le sezioni coniche, l ' a l g e b r a cartesiana e sublime e le p a r t i principali della rneccanica. Nei successivi due anni u n secondo d o c e n t e a v r e b b e d o v u t o i n s e g n a r e l ' i d r o s t a t i c a e l ' i d r o d i n a m i c a , la t e o r i a de1 livello e delle altre operazioni necessarie ai (~Giudici e ~Notari d ' A r g i n e ~). P e r q u a n t o r i g u a r d a v a in partieolare l ' i n s e g n a m e n t o dell'idraulica,
(21) De Academia Ferrariensi a Clemente X I V P.O.M. restituta. Accedit oratio habita I V nonas novem. M D C C J ~ X X f in Solemni studiorunv I,l~,stauratione, Fcrrara,
Tip. Camera Apostolica, 1772. (22) Questo insegnamento aveva durata biennalc c comprendewt tanto ]'aritmctica che l'algebra, la meccanica e l'idrostatica. I1 fascicolo n. 3534 della Serie I, dell'Arehivio Storico dell'Universit~ di Ferrara contiene lo (( Specchio ge~erale delle risposte date dall' Universith degli Studi di Ferrara alli quesit~ proposti dall'Ispezioue di Pubblica Istruzione ed Edueazione nei dipartimenti oltrepadani con Dispaccio 1 aprile 1802, anno I Repubblieano, n o 27, divisione I V ~. Tra le carte, allegate al
prospetto, si trova la risposta di Gianfrancesco Malfatti al Segretario dcl Collegio dei Riformatori dello Studio Avvocato Grazio Ronchi, datata 12 aprile 1802, anno I. 9Ialfatti nel rispondere ai quesiti che gli erano stati posti, circa gli argomenti svolti nel suo corso, i libri di testo adottati, e la durata del corso stesso, fornisce anche notizie sull'organizzazione dell'insegnamento dellc matematiche all'Universith di Ferrara dopo la riforma del 1771. (2a) Antonio RossI, Gian/ranceseo Mal]atti nell'Universith di Ferrara, Atti del Cor~vegno Gian]raneeseo Mal/atti nella eultura del suo tempo, Ferrara, 1981, tip. Monograf, Bologna, 1982, pp. 5-13, pubblica il Ms. intitolato <(Scuola di Matematica. Ri/lessioni del Pro]. Gian]raneeseo Mal]atti ,, tratto dai (( Pareri e memoriali di docenti e di autorith iu risposta a quesiti circa il ]unzionamento dell' Universith di Ferrara e ri]orme relative 1770-1779, (Ms. n. 47, ~Iisuellanea- Archivio Storico dell'Univer-
sit~ di Ferrara).
L'UNIV~ZRSIT.'~ E L]S SCUOLE P E R GLI IXGF, GNEt~] A F]~Ir
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o s s e r v a n d o che n e l l a s c i e n z a delle a c q u e c r a n o p o c h i i t e o r e m i g e n e r a l i c o n o s c i u t i , M a l f a t t i r i t e n e v a ehe il l e t t o r e ... dopo aver t r a t t a t o delle Acquc correnti, e de' Fiumi in generalc, dovrebbe pifi particolarmente estendersi a parlare dei Fiumi dcl Ferrarese, instruendo i Giovani colle Mappe sotto gli occhi della loro originc, torso, caduta, sbocco, qualitk di acque chc portano, tempo ordinario dclle loro piene, e di t u t t o ei6, ehe riguarda la maniera di ben regolarli, munirli di buone arginature &e: tessendo opportunamente la storia de' molti progetti fatti per liberare le tre provineie dal pericolo delle innondazioni, raziocinandoei sopra, e svolgendo ai Giovani le ragioni per cui altri sono staff rifiutati come inutili, attri come dannosi; ed altri erroneamente abbracciati. Poi t r a t t a r dovrebbe degti Scoli delle Campagne, delle Bonificazioni ecc. illustrando ogni cosa con ragioni Fisiche e Matematiche, ed appoggiando t u t t o alle men dubbie Teorie. M a l f a t t i r i t e n e v a i n o l t r e i m p o r t a n t e che gli s t u d e n t i a p p r e n d e s s e r o n e l corso d e i q u a t t r o a n n i l ' u s o degli s t r u m e n t i g e o d e t i e i n o n c h 4 le t e c n i e h e p e r e s e g u i r e r i l i e v i sul t c r r e n o , e che v e n i s s e i n s e g n a t a l ' a r i t m e t i c a p r a t i c a , con m a g g i o r a t t e n z i o n e ai p r o b l e m i p e r t i n e n t i a l l a p r o f c s s i o n e di G i u d i c e d ' A r g i n e e di a g r i m e n s o r e , p r e f i g u r a n d o cosi di f a t t o u n a t e r z a c a t t e d r a di (~g e o m e t r i a p r a t i e a ~). M a l f a t t i a u s p i c a v a a n e h e la f r e q u e n z a ai eorsi di fisiea g e n e r a l e e di e l o q u e n z ~ (affineh5 i f u t u r i t e c n i e i a p p r e n d e s s e r o ~ s c r i v e r e b e n e le l o r o r e l a z i o n i ) e infine p r o p o n c v a l ' i t a l i a n o in l u o g o d e l l a t i n o c o m e l i n g u a d a u s a r e in t u t t i q u e s t i i n s e g n a m e n t i . Con q u e s t a p r o p o s t a il M,~lfatti p r e f i g l t r a v a u n t e c n i e o , che c o n o s e e v a b e n e gli s t r u m e n t i d c l suo l a v o r o , che a v e v a u n ' c s p e r i c n z a specifica d e l t e r r i t o r i o f e r r a r e s e , m a a n c h e con u n a f o r m a z i o n e t e o r i c a a p p r o f o n d i t a i n t u t t e le p a r t i d e l l e m a t e m a t i c h e che e r a n o a f o n d a m e n t o d e l l a s c i e n z a delle a c q u e . I n p a r t i c o l a r e , con il t e r m i n e (~a l g e b r a c a r t e s i a n a e s u b l i m e ~ il M a l f a t t i p e n s a v a di i n t r o d u r r e n e l l ' i n s e g n a m e n t o a n c h e il c a l e o l o differenziale. L e p r o p o s t e d e l M a l f a t t i f u r o n o t u t t e a c e o l t e c cosi o l t r e a l l a c a t t e d r a 4 e l Nfalfatti, c h i a m a t a di (~a l g e b r a e m e c c a n i e a )) n e l s i l l a b o d e l l ' a n n o a c e a d e m i e o 1772-73 c o m p a r e u n a c a t t e d r a di (( i d r o s t a t i e a ~ t h e a l l o r a f i g u r a v a v a c a n t e . D a l l ' a n n o successivo essa v e n n e r i c o p e r t a d a T e o d o r o B o n a t i il q u a l e fece la s u a p r i m a l e z i o n e il 3 n o v e m b r e d e l 1773 (24).
(24) Questa d a t a si rieava dal Ms. classe I, 103, vol. X I I , della Biblioteca Ariostea di Ferrara. Questo Ms. ~ autografo del prof. T. Bonati e contiene le lezioni di idrostatica che il Bonati impartiva all'Universith. Nella prima pagina del volume si legge: (~3 novembre 1773, primo giorno di mie lezioni ~ e pifl sotto: ~ Saggio d'Idrostatica 7). AU'interno del Ms. vi sono brevi notc di carattere cronologico. Si trovano inoltre, sia all'interno che nell'ultima pagina de1 Ms. i nomi degli scolari
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I n questo stesso a n n o a c c a d e m i c o v e n n e a t t i v a t u la t c r z a c a t t c d r a per le discipline m a t e m a t i e h e d e n o m i n a t a ((geometria p r a t i c a ~) che fu ricop e r t a da A m b r o g i o Baruffaldi (25) (m. 1776). L e Costituzioni del 1771 st~bilivano, c o m e si ~ detto, che l ' A c c a d e m i a di D i s e g n o fosse s o t t o p o s t a all'autorit~ del Collegio dei R i f o r m a t o r i che a v e v a n o il c o m p i t o di stabilirne il r e g o l a m e n t o . A n t o n i o F o s c h i n i (]7411814) e Giuseppe Ghedini f u r o n o incaricati di p r e d i s p o r r c tale r e g o l a m e n t o . I1 p~rere dcl F o s c h i n i (~e) i n t i t o l a t o (~P i a n o p e r 1~ Seuola di A r c h i t e t t u r a ~ p r e v e d e v a la sost~'tuzione d e l l ' A c c a d e m i a con d u e Scuole di A r c h i t e t t u r a e di P i t t u r a (~Queste Scuole prese insieme si c h i a m i n o col vero n o m e : Scuola dell'Architettura; la quale n o n essendo s u b o r d i n a t a a ~.eruna. A c c a detain diviene seuola dell'Universit~ come le altre; quindi al Professore c o m p e t o n o il titolo e i l v e t o e a r a t t e r e di L e t t o r e ~). A n c h e 18 p r o p o s t e del F o s e h i n i f u r o n o s o s t a n z i a l m e n t e accolte e il 17 dicembre 1773 fu stabilit~ l ' a p e r t u r a della Scuol~ di A r c h i t e t t u r a Civile e Militare e di P i t t u r a con i n s e g n a n t i r i s p e t t i v a m e n t e A n t o n i o F o s c h i n i e Giuseppe Ghedini ; l'inizio delle lezioni f u fissato p e r 1'8 genn~io 1774. A b b i a m o cosi delineato nel giro di pochi a n n i u n q u a d r o assai soddisfac e n t e di i n s e g n a m e n t i universit~ri, orientati alla f o r m a z i o n e deg]i Archit e t t i - i n g e g n e r i - m a t e m a t i c i idrostatici. Cosi nel r i o r d i n ~ m e n t o della Congreg~zione de' L a v o r i e r i v o l u t o dal Cardinale F r a n c e s c o Carafa nel 1785 si p u b f a r e riferimento p e r la (~elezione ~) dei n o t a i d ' A r g i n e a i corsi i m p a r t i t i presso l ' U n i v e r s i t ~ di F e r r a r a (~:): ... La elezione di questi ... vogliamo e determiniamo ehe appartenga in avvenire all~ Congregazione de' L~vorieri, e che d'avanti ad essa si facciano gli esami de' Concorrenti, premesso per giorni quindici il solito pubblico ~vviso, e intimazione di tal Concorso, nelle materie, che dovranno professare, e della
del Bonati di ~lcuni anni accademici. In questi elenchi si trovano diversi nomi di ~futuri~) docenti dell'UniversitY: Gaetano Genta, Giuseppe Gozzi, ]migi Gozzi, Francesco Santini. (~5) Sul Baruffaldi si veda Luigi UGm, Dizionario storico degli uomini illustri ]erraresi, vol. I, Ferrara, 1804, pp. 34-35. L'Ughi segnala un'opera manoscritta del Baruffaldi intitolata Istruzioni alla giovent~ iniziata per lo studio di notaio e giudice d'argine. Diversi manoscritti del Baruffaldi sono conservati presso la Biblioteea Arioste~ di Ferrara (Classe I, nn. 165, 495, 570-bis) e l'Archivio di State di Ferrara (Archivio dei periti ad vocem). (2~) Si veda in proposito Fabrizio FIOCCHI, op. cit. in (is). I1 Fiocchi rinvia anche alla sua tesi di Laurea (~Antonio .Foschini, Architetto e Pubblico Pro]essore di Archi. tettura ~, Istituto Universitario di Architettura di Venezia, anno accademico 1981-82. (~) Costituzioni dell'Eminentissi~vo e Reverendissimo Signor Cardinale Francesco Cara/a per la congregazione sulla cassa dei lJa~orieri, Ferrara, Stamperia Camerale,
1783, pp. 26-28. Capitolo X I : De' Notari d'Argine.
L ' U N [ V E R S I T , ' ~ E LE SCUOLE P E R
GLI INGEG-N]~RI A F E R R A R A
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quali parlcrcmo in appresso, c si facciano secondo il ('ostumc praticato in passato, o secondo lc leggi, chc dalla Congregazione saranno introdottc, c prcscrittc come migliori, cosl intorno alla destinazionc degli csaminatori, c al loro numero, come intorno alla forma dcll'esame, alla qualc per tale effetto confermiamo l'autorit'~; il qual esamc compito verranno i Congregati (prese le debite informazioni) all'clczione per voti segrcti del pi/1 degno, e pi~ abile degli csaminati, rimosso og~fi motivo di prevenzione, c d'impegno. Vogliamo per5, che la persona da elcggcrsi, oltre la lama, e la bonth di costumi, c l'onest~ dei natali, e la solita entrata di scudi 100 in Bent statili (requisiti, the dovranno ricercarsi, ed esigersi esattamente dalla Congregazione), abbia lodevohnente compito il corso di Aritmetica, Geometria teorica, Pratica, ed idrostatiea nella pontificia Univcrsitk, cd abbia atteso, e imparato a liveUare, disegnarc, e prendere in pianta, e ehe ne sappia, e ne possegga l'arte, dcllc quail cose debba presentare il suo corrispettivo, ed autentico Attcstato, derogandosi per questa parte a qualunque uso, metodo eonsuetudine, o legge, ehe per l ' a v a n t i vi fosse in contrario, e coUa produzione de' disegni fatti dallo stcsso concorrente: E tall prove dovranno esibirsi otto giorni prima dell'Esame in mano del Segretario della Congregazione, aeciocch6 vengano m a t u r a m e n t e ventilate dalla Congregazionc medesima, e approvate, o rigettate per voti segreti: dovendosi pot abilitare, c ammetterc all'esame, c concorso que' soli, chc avranno esibite le predette prove, le quali, siano ammesse per buone dal|a Congregazione. Ne' cast pot di vacanza dc' posti de' Giudici d'Argine disapproviamo, e proibiamo l'abuso di promuovere i Notari col solo riguardo dell'anzianits ma vogliamo, e comandiamo, che nelle occasioni di detta vacanza (per qualunque lnotivo essa avvenga o di morro di Giudice, o di cessazione, o di rinunzia, o di giubilazione) debbano nuovamente presentarsi all'esame (da intimarsi per otto giorni avanti) tutti, e singoli i notari, niuno eccettuato, nella maniera, e sopra le materie, come sark pratieato, o come sark stabilito, c h e s i abbia da praticar ncl concorso ai Notariati; c qucl di loro promosso per voti segreti dalla Congregazione al posto vacante di giudice, che pifi lodevolmente riuscirk nell'esamc, e dar'h segni pifl certi di aver eontinuato i suoi studi, e la pratica di essi dopo la promozione. Non cost perb, che in circostanze uguali di abilitY, e di buona riuscita nell'esame non abbia prima da preferirsi il pifi anziano, o per difetto di questa non abbia (in cireostanze eguali) da preporsi quello, she avrk dato in passato maggiori prove di vMore, di attenzione, di fedelth. A p a r t e a l c u n i a g g i u s t a m e n t i i n t e r n i : a d e s e m p i o la meccanic,~ p r i m a i n s e g n a t a d a l M a l f a t t i fu affidata i n v e e e ~ p a r t i r e d a l 1777 ~1 B o n a t i , il q u a d r o delle m a t e r i e r i m a n e fisso fino alla s o p p r e s s i o n e d e l l ' U n i v e r s i t s n e t 1804. G i a n F r a n c e s c o Malfi~tti (1731-.1807) e T e o d o r o B o n a t i (1726-1820) sono studiosi ehe e e e e d o n o l a r g a m e n t e i confini r e g i o n a l i ferraresi r a p p r e s e n t a n d o il p r i m o u n o dei m a t e m a t i c i i t a l i a n i pifl originali del suo t e m p o , il secondo u n t e e n i e o d o t a t o di a m p i e c o n o s e e n z e t e o r i e h e e di g r a n d e p r o f e s s i o n a h t ~ p e r i p r o b l e m i delle a.eque, n o t o :tnche i n t e r n a z i o n a l m e n t e . ]giguardo ~ l l ' a t t i v i t ~ dida~ttic~ del Maff~tti 6 i n t e r e s s ~ n t e u n suo m a n o s c r i t t o (~sulle
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sezioni coniche e i luoghi geometrici ))(2s), c o n s e r v a t o ad Ala. Nella Bibliotec~ A r i o s t e a di F c r r a r a si t r o v ~ n o i m a n o s c r i t t i di Teodoro B o n a t i raccolti i~l v e n t i q u a t t r o v o l u m i (2~); t r a questi s e g n a l i a m o per interesse d i d a t t i c o le (( L e z i o n i di Meccanica ~ (vol. IV), 1'(~Idrostatica ~ (vol. X I I ) e il t r a t t a t o (~Delle livellazioni ~) (vol. X I I I ) . I1 23 giugno 1796 i soldati d i / ~ a p o l e o n e e n t r a r o n o in F c r r a r a , il 5Ialf~tti aderi al n u o v o ordiIm purtecip,~ndo a t t i v a m e n t e allu vitu civile r e d i g e n d o in p a r t i c o l a r e con altri u n (( P r o g e t t o di P u b b l i c a I s t r u z i o n e p r e s e n t a t o a l l ' A m m i n i s t r a z i o n e c e n t r a l e dal Comituto di P u b b l i c a I s t r u z i o n e ,)(ao). P e r qua~lto r i g u u r d a l ' A r c h i t e t t u r u idraulica e le M a t e m a t i c h e in talc p r o g e t t o si p r o p o n e di distinguere la p r e p a r ~ z i o n e dei giovani che ~-ogliono dedicarsi ulla professione di N o t a i d ' A r g i n e per i quali pub b a s t a r e u n a specie di diplomu universitario da q u a n t i v o g l i a n o stu4iare pifl a p p r o f o n d i t a m e n t e , nella p r o s p e t t i v a di impicghi statali, lu m a t e m u t i c a e l ' i d r o s t a t i c a . Con la sconfittu francese e l'ingresso degli A u s t r i a c i a F c r r a r ~ nel 1799 Mulfutti fu licenzial~o d a l l ' U n i v e r s i t s e sostituito con F r a n c e s c o S a n t i n i (1758-1838) (ai). T o r n a t i i Fr~nccsi a F e r r a r a nel 1801, il Mulfatti fu reinteg r a t o nel suo ufficio all'Universith. A n c h e l ' i n s e g n a m e n t o del B o n a t i all'Universit~ ebbe u n a breve i n t e r r u z i o n e : alla fine del secolo per m o t i v i opposti <(~ v e n d o io rieus~to di p r e s t a r e li 17 febbruio 1798 il g i u r a m e n t o civico [ai francesi], sono stuto d e s t i t u i t o du ogni impiego pubblico.., li 17 m a g g i o 1799 con editto fui rimesso helle mie cariche ,) (as). I n questo periodo le lezioni di idrostatica f u r o n o t e n u t e da T o m m a s o Bar-
(ss) Luigi PEeE, Un'opera inedita del Mal/atti sulle coniche e la trattatistica del suo tempo, Atti del Convegno Giau]ranco Mal]atti nella cultura del suo tempo, Bologna, 1982, pp. 301-322. (ss) Teodoro BONATI, Opere varie, Mss. C1. I, 103. Per una ricognizione sul Bonati e le sue 0pere matematiche contenente anche un'informazione sulle lettere e i corrispondenti del Bonati e notizie biobibliografiche si veda Maria Teresa BORGATO c Alessandra FIOCCA, Sugli scritti matematici di Teodoro Bonati, Quaderni del Giornale filologico ferrarese, n. 2, Ferrara, 1980, pp. 19-46. (ao) Biblioteca Ariostea di Ferrara, Ms. Antonelli n. 443. Per queste vicende e per un riferimento generale sul Malfatti si pub vedere Luigi PEPn, Gian/rancesco Mal]atti nella Cultura del suo tempo, Prefazione al Convegno in Atti ecc., Bologna, 1982, pp. 15-35. (al) Francesco SANTINI, Opere varie, Biblioteca Ariostea Ferrara, Mss. el. I, 562, si vedano anche le Memorie matematiehe di Franeesco Sa~tiui, pro]essore emerito di Calcolo sublime nella Patria Universith di Ferrara, Ferrara, Tad@i, 1845, contenenti anche una biografia del Santini. (as) Si veda a riguardo il Ms. classc I, ~1)3, vol. X I I della Biblioteca Ariostea di Ferrara, la notizia ~ riportata all'intcrno del V fascicolo.
L ' V N I V E R S I T ~ k E LE ,r
P E R GI,I INGI':GNEHI A F E R R A R A
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b a n t i n i (1774-1836), fine a d a l l o n t i m p i e g ~ t o nella, S e g r e t e r i a (della: Contrade) d e l l ' A m m i n i s t r a z i o n e (a3). Di q u e s t e l e z i o n i 6 r i m a s t ~ una. s t e s u r ~ m a n o s e r i t t ~ (~). I t m a n o s e r i t t o 6 c o m p o s t o d~ d u e corpi, il p r i m o di c a r t e 53 s c r i t t e pifl Ull~ e ~ r t ~ s c r i t t a , il s e c o n d o di c a r t e 123 s c r i t t e . I1 p r i m o c o r p o c o n t i c I m p e r l ' ~ p p u n t o h; lezioni di i d r a u l i e ~ che il B~rb~mtini imp,~rtiva. ~ l l ' U n i v e r s i t ~ di Ferrara~, ]e lezioni sono n u m e r a t e , con poc,~ p r e e i s i o n c da. I ~ 8, la p r i m a ~'~ d e l 9 v e n t o s o ~ n n o 6 ~ R e p u b b ! i c ~ n o (27 f e b b r ~ i o 1798), la s e c o n d ~ e h~ t e r z a r i s p c t t i v ~ m e n t e d e l ] 0 e d e l 12 y e n rose. Lc, succcssive~ n o n l m m t o d~ta, e ~ c h c se 1,~ n u m e r a z i o n c p r o s e g u e , noi1 s e m p r e 5 c h i a r o d o v e termin,% m m e i n i z i a l a s u c c e s s i v a . I1 s e c o n d o c o r p o ~ e o s t i t u i t o d~l <~T r ~ t t a t o T e o r e t i c o d ' I d r ~ u l i c a , d e t t ~ t o d~l Citt. T o m m ~ s o B a r b a n t i n i , ]?rofessore n e l l ' U n i v e r s i t ' ~ di Sawn F r e d i a n e i~l L u c c a , 1803 ,. A1 t r ~ t t a t o , 6 p r e m e s s ~ l ' ~ O r ~ z i o m ~ i n a u g u r ~ l c r e c i t ~ t ~ n e l l a Gr~m S a l a di S~m F r e d i ~ n o d a l Citt. T o m m a s o B~rb,~ntini p r o f . d ' i d r a u l i c a n e l di 11 g e n n ~ i o 1803 ,~. L~ s i t u ~ z i o n e p e r q u a n t o rig-uarda, lc c u t t c d r c di e~rat.tcre m ~ t c m ~ t i c o r e s t b i m m u t a t a fine a l l a fine d e l secolo e p i ~ e s a t t a m e n t e fine all~ e h i u s u r a d e l l ' U n i v e r s i t Y , decis~ sin d a l ]802 dalla, legge sulla P u b b l i c ~ I s t r u z i o n e , e a~ttu~t~ n e l 1804. A F e r r a r ~ al p o s t o d e l l ' U n i v e r s i t h v e n n e a p e r t o u n liceo, c l ' a v v i s o r e l n t i v o ~ l l ' a p e r t u r ~ d e l liceo d e l 14 ~prile 1804 r i p o r t ~ v ~ p e r le d i s c i p l i n e m ~ t e m ~ t i c h e la sol~ ca.ttedra di ~(e l e m e n t i di geometri,~ e a l g e b r a ,~ con inse-
(a3) Tommaso Barbantini fu nominate professore di idrostatica nel (~mese ventoso anne 6 ~ ~ quindi nel febbrMo-marzo 1798. Si veda a riguardo il faseicolo 1531 della serie I dell'Archivio Storico dell'Universith di Ferrara, contenente una lettera del Barbantini ai Riformatori dello Studio, del t0 brulnMe anne 7~ Repubblicano (31 ottobre 1798), con la quMe chiede un aumento di stipendio per l'insegnamento dell'idrostatica. Tommaso Barbantini insegn6 l'idrostatica anche hell'anne accademice 1798-99. I1 sue home compare infatti nell'~ Eleneo dei Professori, Bibliotecari, ministri e sostituti dell'Universit~ degli Studi di Ferrara, al tempo dcl triennio pas.~ato della Repubblica Cisalpina per terzeria dovuta att ~ Giugno 1799 ~. Questo elenco 6 datato 25 termMe anne 9 ~ Repubblicano (11 agosto 1801) e si trova nel fascieolo 6/3 della serie Miscellanea, delFArchivio Storico dell'Universith di Ferrara. Brevi notizie biografiehe .~u Tommaso Barb~ntini si possono trova.re nel volume M. ROV~RI e L. FIORE~TI~I, Annali Ferraresi, 1830-1880, Ferrara, tip. Sociale, 1891, p. 36. T. Barbantini ~ autore di una Topogra]ia della Provincia di Ferrara, della pia~ura bolognese e di una parte delle Provi.ncie di Romagna co.,~ l'indicazione dei lavori idraulici cseguiti dal 1767 a tutto giug,w 1836, di una Carta Topografica dei lavori idraulici eseguiti dall'anno 1767 sine al presente giorno del mese di ottobre 1816, Bologna, G. Rosaspina, 1816 e di un opuseolo dal titolo: Nuovi tentativi per iscoprire la scala della velocith de' ]iumi i~, corse. Bologna, Ramponi, 1814.
(~4) Biblioteca Ariostea di Ferrara, Ms. el. II, 471.
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ALESSA.NDRA
FIOCCA - LUIGI PEFE
g n a n t e il prof. G u e t a u o G e n t a (35), d o e e n t e di g e o m e t r i a p r a t i c a all'Universit~ dal 1801.
2. - La Scuola di Idrostatica nel periodo napoleonico (1804-1815). 11 4 s e t t e m b r e 1802 il Corpo legislative della R e p u b b l i c a I t a l i a n a a p p r o v a v a a scrutinio segreto u n p r o g e t t o di Legge r e l a t i v e alla p u b b l i c a istruzione (36) c o n t e n e n t e il r i o r d i n a m e n t o della UniversitY, delle A c c a d e m i e , 4eUe Scuole speciali, dei Licei, dei Ginnasii, della Scuole elementari, delle Biblioteehe, dei Musei e degli I s t i t u t i Scientifici compresi nel territorio della l~epubblica. P e r q u a n t o r i g u a r d a le Universits v e n n e r o m a n t e n u t e s o l a m e n t e le sedi di P a v i a e di B o l o g n a , soppresse quindi sia quella di F e r r a r a ehe quella di M o d e n a (37). L h n s e g n a m e n t o universitario era diviso in tre classi, u n a di fisica e m a t e m a t i e a , u n a di m o r a l e e politica e la t e r z a di l e t t e r a t u r a . F e r r a r a e l~Iodena p r i v a t e della lore universith d i v e a t a r o n o sedi di d u e della q u a t t r o scuole speeiali della R e p u b b l i c a . M o d e n a di quella di Veterinaria, F e r r a r a di quella di I d r o s t a t i c a . F e r r a r a , in particolare, c o m e eapoluogo del D i p a r t i m e n t o del B a s s o Po, d i v e n n e a n c h e sede di un liceo dipartimentale. Nei licei e nei ginnasi si i n s e g n a v a n o le istituzioni delle scienze, della l e t t e r e e della arti e gli i n s e g n a m e n t i n o n a v e v a n o solo il c a r a t t e r e d e l l ' a t t u a l e i s t r u z i o n e secondaria m a p o t e v a n o c o n t e n e r e a n c h e a r g o m e n t i pifi specialistiei. E r a previsto a n c h e che due anni di studio nei lieei potessero essere e q u i p a r a t i ad u n a n n e di corse universitario.
(a~) Gaetano Genta precedentemente aveva insegnato: architettura civile e militare dull'anne accademico 1793-94 all'a.a. 1797-98, geometria pratica nell'a.a. 1798-99. Queste notizie si sono ricavate dai sillabi dell'Universit~ di Ferrara, conservati nell'Archivio Storico dell'Universit~ di Ferrara. Per gli anni accademici 1797-98 e 1798-99, mancando i rispettivi sillabi si vedano i fascicoli 6/2 e 6/3 della Serie Miscellanea del suddetto Archivio. Non compare invece il Prof. Genta nei sillabi degli anni accademici 1799-1800 e 1800-01. (38) La legge, pubblicata il giorno 8 dicembrc 1802, si pus trovare nell'ASU, serie I, fasc. 3602, o anche alla Biblioteca Ariostea di Ferrara, Ms. cl. II, n. 477, fasc. 1. Con le sigle ASU, ASC e ASF si indicheranno anche nel seguito i tre archivi ferraresi, quello Storico dell'Universit'h, quello Storico del Comune e quello di State, rispettivamente. (3~) Quando nel 1806 il Veneto cutrb :l l!ar parte della Repubblica Italiana, a queste due sedi si aggiunse quella di PadowL
L ~ U N I V E R S I T . ~ :E LE SCUOLE P ~ R
GLI I N G E G N E R I A F E R R A R A
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L ' a p e r t u r ~ d e l l a scuol~ di I d r o s t a t i c ~ a F e r r a r u si e b b e ~ d i s t u n z u di p o c h i m e s i dullu s o p p r e s s i o n e d e l l ' U ~ f i v e r s i t s e d u l l ' a p e r t u r a d e l Liceo. L ' u l t i m o a n n o i a cui v e n n e p u b b l i c ~ t o l ' e l e n c o d e l l e c a t t e d r e e dei 4ocellti dello S t u d i o (sillubo) fu F u n n o a c c a d e m i c o 1803-04 (~8). I1 16 ~ p r i l e 1804 a v v e n n e l ' u p e r t u r u ufficiale d e l L i c e o , d i c h i a r a t a n e l l ' A v v i s o d e l F A m m i n i s t r ~ z i o n e D i p a r t i m e n t ~ l e d e l B a s s o P o d e l 14 a p r i l o 1804 (39) e il 19 o t t o b r e 1804, v e I m e ~ p p r o v a t o il (~Regolamento della cattedra di I d r a u l i c a da stabilirsi a F e r r a r a ]acente parte della Seuola Speciale di Idrostatiea ~ (40). L o stesso g i o r n o q u e s t a c u t t e d r a v e n n e c o n f e r i t a ul prof. Teodoro B o n a t i (4~). Lo lezioni di i d r a u l i c ~ i n i z i u r o n o i p r i m i g i o r n i di n o v e m b r e d e l 1804. I n assenz~ d e l B o n ~ t i , lu p r i m u l e z i o n e fu t e n u t a d~ u n suo e x ~tlievo, L u i g i Gozzi (~). L u i g i Gozzi f u ~ s s i s t e n t e d e l B o a ~ t i n e l l u S c u o l u S p e c i u l e p e r t u t t o il p e r i o d o i n cui l a s c u o l a r e s t b u p e r t u (~). I1 r e g o l a m e n t o p e r la scuolu di I d r u u l i c u dellu Scuolu S p e c i a l e , p u b b l i cuto il 23 o t t o b r e 1804 (~), 5 s u d d i v i s o in d u e p,~rti, u n a scientific,~ e F a l t r u disciplin~re. L~ p a r t e scientificu s t u b i l i v u chc il corso u v e v a d u r u t ~ a n n u ~ l e , e c h e l ' i n s e g n ~ m e n t o t e o r i c o d o v e v a essere s u p p o r t u t o d u a d e g u u t e sperimenta.zioni (; f i n a l i z z a t o a l l a r e g o l a z i o n e d e l l e a c q u e . P e r q u u n t o r i g u a r d ~ il c o n t e n u t o d e l corso, il d o c e n t e : (( P r e m e t t e i p r i n c i p i dell~ M e c c a n i c a p e r le leggi f o n d u m e n t u l i d e l l ' e q u i l i b r i o , e m o v i m e n t o d e ' corpi, T r a t t ~ d e l l ' e q u i -
(3s) II sillabo dcll'anno 1803-04 si pu6 trow~rc in ASU, Serie Miscellanea, busta 92. (~9) Talc Avviso 6 contcnuto ncl fascicolo n. 2181, Serie I, dell'ASU. (4o) Esemplare del rcgolamcnto stampato il 23 ottobre 1804, si t r o v a nelI'ASU, seric I, n. 2305. (41) Per questa nomina si veda il Foglio o]]iciale della Repubblica Italiana contenente i deereti, proclam,i, circolari ed avvisi riguardanti la amministrazione pubblicati nel 1804, aw~to I I I , Milano, Dalla Realc Stampcri% s.a.., documcnto n. 62, p. 166, ASC. I1 doculncnto dclla nomina del Bonati si trova anche nel Ms. cl. l I , 477 della Bibliotcca Ariostea di Ferrara, fasc. 2. (42) Si veda il Ms. Antonelli, 12 della Bibliotcca Ariostea di F c r r a r a : (( Memoria biogra]iea seritta da se stesso negli ultimi anni eli suet cita )), autografo del prof. Teodoro Bonati. (aa) Nel Ms. della Biblioteca Arioslca di Ferrara, el. II, n. 477, fase. 1, si trova um:~ copia conforme della (~Partc economica de[ rcgolamcnto per la cat,tcdra di Idrauli('a dcl 19 ottobre 1804 )t (il rcgolamcnto porta la firma dcl Vicepresidcntc della Repubbliea Mclzi). 01tre allo stipendio del Bonati, fissato in life 5.000 (di Milano), compare quell() dcl suo aiutante c sostituto Luigi Gozzi (~per lc lezioni da farsi dietro allc istruzioni del Profcssorc cui ~ interamcntc subordinato )~ di lire 1.000. Vi sono inoltre diverse ricevutc del Gozzi per l'insegnamento impartito alla Seuota Spccialc. L ' u l t i m a h dcl 30 gennaio 1818. Con la rcstaurazionc pontificia si ebbc il cambio della moneta e lo stipcndio mensile di Luigi Gozzi fu allora di 7 scudi, 90 baiocchi c 9 denari. (44) Si veda nota n. (4o).
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ALESSANDRA
FIOCCA
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LUIGI
PEPE
librio de' Fluidi, Del m o v i m e n t o dell'acqua uscente per fori fatti nel rondo, o helle pareti de' vasi, o m a n t e n u t i pieni d'acqua, o che si vuotano, Del m o v i m e n t o dell'acqua per canali artefatti, Delle pescaie, e loro effetti, Dell'urto de' Fluidi ne' corpi quieti, o che si muovono, Della confluenza delle acque da vari canali in uno, Della diversione delle acque da un canale ia due, o pifi canali, Della n a t u r a de' Fiumi torbidi, e di quelli che p o r t a n o ghiaie, De' modi di riparare gli argini, De' modi di chiudere le r o t t e degli argini, Delle regole per le n u o v e inalveazioni de' Fiumi, Delle regole pei canali di scolo delle campagne, Della costruzione delle chiaviche, paratoie, chiuse e sostegni ne' F i u m i per la navigazione ec. ~). La p a r t e disciplinare del regolamento stabiliva c h e l a scuolt~ seguisse il calendario del liceo, che le lezioni fossero tenure alle ore undici della mattina, e durassero un'ora, pifi il tempo necessario per gli esperimenti. Per l'iscrizione non era richiesto alcun titolo di studio ma solamente la conoscenza della geometria e dell'Mgebra cartesiana. La scuola non forniva ai suoi allievi alcuna qualificazione specifica, n6 alcuna precedenza. L'unico valore giuridico che le venne riconosciuto, fu quello di considerarla equivalente a uno degli anni di pratica necessari per l'esercizio delle professioni di ingegnere e di architetto. P e r quanto riguarda le norme che allora regolavano l'esercizio delle suddette professioni, il (( P i a n o degli Studi per le Universitd Nazionali )) (~5) a p p r o v a t o dal ~'icepresidente della Repubblica Melzi il 31 ottobre 1803 e pubblicato il giorno 1 di n o v e m b r e dello stesso anno, prevedeva per gli Ingegneri-Architetti, u a corso di studi quadriennali, cosl organizzato: Anno I : Elementi di geometria e d'algebra, Eloquenza italiana e latina, Analisi delle idee; Anno I I : Introduzione al calcolo sublime, Fisica generale, Fisica sperimentale, Storia naturale; Anno I I I : Matematica applicata, Matematica sublime, A r c h i t e t t u r a civile e militare, Agraria; Anno IV: Matematica applicata, Matematica sublime, T r a t t a t o legale delle servitfi, A r c h i t e t t u r a civile e militate. ~ e i giorni vacanti erano previsti esercizi di geometria pratic-t e lmu scuola di Disegno di figura. D o v e v a n o inoltre venire sostenuti due esami, uno al termine del secondo anno, l'a.ltro a.1 termine del corso. Dopo l'approvazione, conseguita in questo ultimo esame, veniv,~ conferito il grado aecademico d'Arehitetto Ingegnere. I1 piano del 1803 dispone~:a anche che per ricevere l'abilitazione all'eser-
(45) Questo Piano dcgli Studi b contenuto nel .Foglio O]]iciale della Repubblica Italiana contenente i decreti, p~'oclami, circolari ed avvisi riguardanti t'amministrazione p~r nel 1803, anqto 11, Milano, Dalla ]~egia Stamperia Reale, s.a., documento n. 73, pp. 155-216, ASC.
L ' U N I V ] ~ R S I T ~ k ]~ LI~ S C U O L E P E R
GLI INGEGNERI
A FlgI~I~.ARA
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cizio delle s u d d e t t e professioni, era necessario u n periodo di p r a t i c a e u n ulteriore csamc, ni quali d o v e v a p r o v v e d e r e Ull a p p o s i t e regolamellto. U n piano u n i f o r m e in t u t t o il Regale per l'abilitazione al libero escrcizio delle professimfi di A r c h i t e t t o civile, di P e r i t o agTimensore e di I n g e gnere civile, 5 c o n t e l m t o nel decreto vicereMe (4s), del 3 n o v e m b r e 1805 (47). I1 decreto, d o p e m~a classific~zione 4ell(~ tre professioni, st~biliva che p e r ricevere l'abilitazione lit u n u di queste, era Ilecessario a v e r s v e l t e Ull periodo r i s p e t t i v a m e n t e di due, t r e e q u a t t r o ~mni di p r a t i c n prcsso u n I n g e gnere ~ p p r o v ~ t o (4s). L u p~tei~te di abilit~zione in u r ~ delle s u d d e t t e professioni, v e n i v u rilusciat~ dM P r e f e t t o del D i p a r t i m e n t o M quMe il cundiduto ~fferiva, previo u n esame, du svolgersi in sede locale. Si c o m p r e n d e quindi come lu f r e q u e n z u dell.% Scuol,~ Speciule di I d r o statica nolt era co~tdizione sufficiente, m u ~teppure ~ecessurin per ricevere l'abilitazione Ml'esercizio della professim~e di ingegnere. L ' a s p i r u n t e ingegnere d o v e v a c o m u n q u e svolgere un p e r i o d o di tirocinio presso u n ingcgnere civile, unche se ~ v e v a f r e q u e n t u t o la Scuola Speci~le di F e r r a r ~ ; in questo case, il p e r i o d o v e n i v a ridotto, r i s p e t t o :~ quello st~bilito p e r legge, di u n solo a~mo. I1 tirocinio, m e n o regol:~mentato r i s p e t t o alla Scuola, costittfiva q u i a d i 1,% u pill agevole per otte~ere l'nbilit~zione. D n qui le p r o t e s t e del B o n a t i , rivolte M c o n s e g u i m e n t o di ui~ ma.ggior r i c o n o s c i m e n t o della sua scuola (~). Le p r o p o s t e del B o n a t i dirette i~ tal sense, n o n t r o w r o n o gli u p p o g g i sufficienti; o v v i a m e n t e perch6, se accolte, ~ v r c b b e r o p r o c u r ~ t o ~ F e r r u r ~ u n privilegio o c o m m l q u e m~ potere, c o n t r a r i o agli i~teressi di sedi pifi importunti. Scarse sono le notizic sull'attivit~ dell:~ Scuola di Idrostatica.. Oltre alla c u t t e d r a di Idr~ulicu, che come si 6 d e t t o ebbe come titolure il prof. Teodoro B o n a t i e c o m e a ssistente Luigi Gozzi, era previst~ p e r legge u n a second'~
(46) ll 17 marzo 1805, a.lla Repubblie:~ Ita.lian~ sueeesse it Regno d'ltalia, e, Napoleone ineoronato Re, nomil~b Vicer6 il figliastro Eugenio de Beauha.rnais. (~7) Esemplare del deereto (.~tampato presso la Regia Stamperi~ Veladini), b staLo rinvenuto a Bologna, alla Biblioteca dell'Ar,.higinnasio. (4s) Per 16 prime due professioni poteva essere anehe un architetto civile e u,~ l)erito agrimensore rispettivamente. Ahneno due anni di pratica dovevano esserc fatti dopo il raggiungimento del grado aceademi(:o. (49) Nel Ms. tit. in (4a), fase. 4, si trova una lettera del Bonati, al Consigliere di Stato Scapoli, Direttore Generale delia Pubblica Istruzione, del 14 novembre 1809 in cui Bonati lamenta la poca eonsiderazione in eui ;~ tenuta la seuola di Idrostatica di Ferrara e propone ehe almeno per eoloro che appartengono al Dipartimento de1 Basso P o e (:he aspinmo a~lla eariea di ingegnere idraulico sia resa obbligatoria, mentre per g|i alti'i sia un requisilo preferem:iale.
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c ~ t t e d r a , quell~ di I d r o m e t r i a (s0). 5Ton a b b i a m o n e s s u n a t e s ~ i m o n i a n z a p e r p o t e r ~ f f e r m a r e che q u e s t o i n s e g n a m e n t o si~ s t ~ t o e f f e t t i v a m e n t e i m p ~ r t i t o n e l l ' ~ m b i t o dell~ S c u o l a o che ~bbi,~ ~ v u t o , c o m e quello d e I l ' i d r a u l i c a , un regol~mento, e un docente. P e r q u a n t o r i g u ~ r d ~ irtveee l~ c a t t e d r a di I d r ~ u l i c a d e l l a S c u o l a d ' I d r o s t ~ t i c a , l a f o n t e pifi r i c c a di inform,~zioni b c o s t i t u i t ~ d~l m a n o s c r i t t o dell,~ B i b l i o t e c a A r i o s t e ~ di F e r r a r ~ , C1. I I , n. 477 L a scuola I d r a u l i c a i n F e r r a r a e il suo pro]. Teodoro B o n a t i . Si c o n o s c c il n u m e r o degli s t u d e n t i d e l B o n ~ t i p e r gli ~nni d a l 1804 ~1 1809, che sono r i s p e t t i v ~ m e n t e , 9, 11, 9, 7, 7, 6. I n t e r e s s a n t e n o t a r e l a p r e s e n z a t r ~ ~li a l l i e v i d e l B o n a t i n e l l ' a n n o a c c a d e m i c o 1805-06 di u n a l l i e v o di eccezione s~fl q u a l e t o r n e r e m o in s e g u i t o , Carlo Sereni. L a S c u o l a S p e c i a l e di I d r o s t ~ t i c ~ r e s t b u p e r t ~ d u r a n t e t u t t o il p e r i o d o 5T~poleonico c o m e a t t e s t a n o i n o m i n a t i v i d e g l i a l l i e v i p e r gli ~nni fino al 1810, m e n t r e p e r gli ~nni s u c c e s s i v i e sino ~l 1815, i r e n d i c o n t i che il p r o f . B o n a t i i n v i a v ~ ogni a n n o ~1 D i r e t t o r e G e n e r ~ l e d e l l a Pubblic,~ I s t r u z i o n e r e l a t i v i alle s p e s e s o s t e n u t e p e r il f u n z i o n a m e n t o d e l l a scuol~ (s~).
3. - La Scuola degli Ingegneri Pontitlci ( 1 8 1 7 - 1 8 1 9 ) . I1 15 luglio 1815 il L e g a t o P o n t i f i c i o p r e s e possesso d e l l a C i t t ~ e d e l l a P r o v i n c i ~ di F e r r a r a (ss). Q u e s t a dar p u b s e r v i r e p e r fissare i n d i c a t i v a (50) L a legge sulla pubblica istruzione dell'8 settembre 1802, cit. in (38), stabil i r a che nella Scuola di Idrostatica (~un professore insegna l'Idraulica e un altro l ' I d r o m e t r i a ~ (titolo I I I , art. 16). (bl) L a (
L'UNIV]~RSI'I_'~'~. E L E S C U O L E
P E I { G L I I N G ~ E G N E R I /k F l g l ~ R A R A
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m e n t e la fine d e l g o v e r n o n a p o l e o n i c o a F e r r a r a e l ' i n i z i o d e l l a R e s t a u r a zione. I1 L i e e o e h i u s e n e l 1815 (~s) e r i a p r i l ' U n i v e r s i t ~ n e l l ' a n n o a c c a d e m i e o 1815-16 (54). La Restaurazione Pontificia non pot5 tuttavia ignorare quanto era awen u t o n e l v e n t e n n i o p r e c e d e n t e . I n p a r t i c o l a r e p e r q u a n t o r i g u a r d a la s i t u a zione u n i v e r s i t a r i a n o n e r a pifi a c c e t t a b i l e il r i p r i s t i n o dello s t a t o p r e e e d e n t e al 1796 e d i f a t t i sin d~l 1816 a c c a n t o a d a l t r i t e n t a t i v i di s v e c c h i a m e n t o e di a d e g u a m e n t o a l l e c a m b i a t e e s i g e a z e sociali delle i s t i t u z i o n i dello S t a t o , v e n n e p r e a n n u n z i a t a u n a r a d i c a l e r i f o r m a d e l l a p u b b l i c a i s t r u z i o n e a iniz i a r e d a l l e U n i v e r s i t ~ (5~). L a r i f o r m a i m p i e g b o t t o a n n i p e r a v e r c o m p i m e n t o ; la sun f o r m u l a d e f i n i t i v a ~ c o n t e n u t a n e l l a C o s t i t u z i o n e Quod Divi~a Sapientia, p u b b l i c a t a il 28 a g o s t o 1824, p e r i t i p i d e l l a S t a m p e r i a d e l l a R. C a m e r a A p o s t o l i e a . N e l l ' a t t e s a d e l l a r i f o r m a , f u a d o t t a t o n e l l a r i a t t i v a t a U n i v e r s i t s di F e r r a r a u n s i s t e m a p r o v v i s o r i o c h e c o n t e m p l a v a p e r q u a n t o r i g u a r d a le c a t t e d r e , l ' a t t i ~ - a z i o n e di d o d i c i i n s e g n a m e n t i n e l 1816, che p a s s a r o n o p o i tredici~ e t a l l rim'~sero fino al 1824 (~G). R e l a t i v a m e n t e alle d i s c i p l i n e m a t e m a t i c h e n e l 1816 vi e r a n o t r e c a t t e d r e , q u e l l a di M a t e m a t i c h e C o m p l e m e n t a r i c o n d o c e n t e F r a n c e s c o S a n t i n i , q u e l l a di I d r a u l i c a , con d o e e n t e T e o d o r o B o n a t i , s u p p l i t o d a L u i g i Gozzi e q u e l l a di A r c h i t e t t t t r a Civile c o n d o e e n t e G i o v a n n i Tosi. N e l l ' a n n o suc-
(53) Si veda la lettera del 23 settembre 1815 del Podest~, che informa il delegato sui fondi del cessato liceo, nell'ASU, serie I, 3256. Della chiusura del Liceo e dei problemi legati alla riapertura dell'Universitk, t r a t t a n o due lettere, dell'ASC, Repertorio sec. X I X , rondo Universith, cart. 1, fasc. 2. Una del Card. Franeesco Avventi, Incaricato speciale per gli oggetti di Istrazione pubblica, al Pontefice Pio VII, l'altra, senza mittente, al Cardinale Consalvi ~ scritta da Roma e d a t a t a 28 settembre 1815. (54) I,'insegnamento all'UniversitY, anche se in regime provvisorio, ebbe inizio il giorno 1 di febbraio del 1816, seeondo quanto diebiarato nella notificazione del Delegato Apostolico della Citth e Provincia di F e r r a r a del 24 gennaio 1816. L a notifieazione, contenente anehe le cattedre a t t i v a t e e i rispettivi docenti, si pu6 trovare all'ASU, serie I, n. 2379. (55) Si veda a riguardo A. GI~MF,LLI - S. VIS~IARA, .La ri]orma degli studi universitari negli Stati Ponti]ici (1816-1824), Milano, Societ~ Editrice ~
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LUIGI
PEPE
c e s s i v o v i f u r o n o d e i c a m b i a m e n t i (~7), m a n t e n u t i fino al 1824: F r ~ n c e s c o S ~ n t i n i d i v e n n e d o c e n t e di c~lcolo s u b l i m e e L u i g i Gozzi c o m e s o s t i t u t o d e l B o n a t i , di E l e m e n t i di M a t e m a f i c h e (58) ( q u i n d i n e l 1817 f u e l i m i n a t o l ' i n s e g n ~ m e n t o dell'idra.ulic~ ~ l l ' U n i v e r s i t s I1 r e s t ~ u r ~ t o G o v e r n o P o n t i f i c i o n o n p o t 5 n e p p u r e s o t t r a r s i ~ l l ' i n f l u e n z a d e l l e i d e e i n n o v ~ t r i c i che il r e g i m e n ~ p o l e o n i c o a v e v a p o r t a t o in I t a l i a ; ~ n e h e le scuole che l ~ p o l e o n e ~ v e v ~ i n t r o d o t t o su m o d e l l o d e l l e ~ G r a n d e s E c o l e s ~ f r a n e e s i , e b b e r o d i f a t t i m~ erede, ~ l l ' e p o c ~ d e l l a R e s t a . u r a z i o n e , ~ la. seuola, s p e c i a l e p e r I n g e g n e r i ~ fina.lizza.ta, a.lla, forma.zione d e l p e r s o na.le d e l l o Sta.to a.ddetto a.lle o p e r e p u b b l i c h e sui f i u m i e sulle stra.de, istituita, da.1 P o n t e f i c e P i o V I I n e l 1817. I1 M o t u - P r o p r i o di P i o V I I d e l 23 o t t o b r e 1817: ~ R e g o l a . m e n t o d e i p u b b l i c i la.vori delle a.cque e stra.de, e d i s t i t u z i o n e d e g l ' I n g e g n e r i P o n t i f i c i ~ (~), n e l l ' i s t i t u i r e il Corpo degli I n g e g n e r i P o n t i f i c i , sta.biliva, che p e r la. forma.zione di q u e s t o persona.le spccia.lizza.to, ci sa.rebbero sta.te due scuole d'ingegneri i n tutto lo Stato~ u n a a R o m a e l'altra a Ferrara. I1 C o r p o degli I n g e g n e r i P o n t i f i c i , i s t i t u i t o n e l s u d d e t t o ~ r e g o l a . m e n t o ~ era. inca.rica.to di t~t u t t e le opera.zioni di ~ r t e rigua.rda.nti i la.vori na.ziona.li e p r o v i n e i ~ l i di a.cque e stra.de ~>. I a p r i m ~ a.pplica.zione, i p o s t i i n orga.nieo v e n n e r o a.sscgna.ti a. p r o f e s s i o n i s t i d e l s e t t o r e (~0), m e n t r e il r e g o l a m e a t o sta.biliva, che in s e g u i t o le n o m i n e sa.rebbero st,%te s u b o r d i n a . t e a.lla, frequenza, di una. delle d u e S e u o l e degli I n g e g n e r i , p r e v i s t e da.llo stesso regola.mento. D i q u e s t e Scuole t r a . t t ~ il V I t i t o l o della, t e r z ~ pa.rte d e l M o t u - P r o p r i o .
(57) Per quanto riguarda le cattedre attivate nell'anno 1817-18 si ~ fatto riferimento a una lettera del Prefetto dell'Universith del 21 novembre 1817 (non si t r o v a indicato il destinatario) che contiene appunto l'clenco delle cattedre, dei docenti, nonchd gli argomenti dei corsi dell'Universit~ di quell'%nno. Si veda ASU, serie I, n. 4076. (58) Dal 1819 questo insegnamento venne assegnato al prof. Bartolomeo Ferriani. (~9) Questo regolamento ~ contenuto nel I tomo della ~ Collezione di pubbliche disposizioni emanate in seguito del Moto proprio di N. S. Papa Pio Settimo in data de' 6 luglio 1816 sulla organizzazio~e dell'amministrazio~e pubblica, Roma, presso V. Poggioli stamp, della Rev. Camera Apostolica, 1816, pp. 260-317, ASC. (~o) Un ruolo determinante nella organizzazione del Corpo e nella elaborazione del regolamento della Scuola a d d e t t a alla formazione di questo personale specializzato, fu sostenuto da Giuseppe Venturoli. Chiamato a Roma nella circostanza d i avviare la nuova istituzione, ebbe le cariche di Presidente del Consiglio Idraulico e quella di Direttore della Scuola degl'Ingegneri. Si veda a riguardo l'Elogio di Giuseppe Venturoli, di Maurizio Brighenti, sui Nuovi Annali delle Scienze Naturali di Bologna, serie II, tomo V I I I , Bologna, IS47, pp. 5-24; cfr. p. 17, e si veda anche il volume di A. GE~,Ir,nLI - S. VIS~u~A, cir. in (ss), pp. 286-288.
L ' U N I V ] ~ R S I T A E LE
SCUOLE P E R GLI ING:EGN~.RI A FI~:RI:tA~A
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La scuola di R o m a era diretta dal professore di M a t e m a t i c h e m e m b r o del Consiglio dei L a v o r i idraulici, e da due Ispettori, uno del Consiglio delle Strade, l'altro di quello delle Acque i quali riuniti f o r m a v a n o il Consiglio di Istruzione. Questo stcsso Consiglio t r a m i t e l~Ispettore residente a F e r r a r a d i r a m a v a le istruzioni e i regolamenti anche alla Seuola di Ferrara. E r a n o ammessi allc scuole gli studenti che a v e v a n o f a t t o t u t t i i corsi degli studi fisici e m a t e m a t i c i in u n a delle due UniversitY, di Bologna o di Reran, con b u o n profitto, r i p o r t a n d o n e il g r a d e accademico, e che sapevano disegnare l ' a r e h i t e t t u r a avendo riport~to almeno un p r e m i o nelle Scuole di u n ' A c c a d e m i a . Le seuole degli Ingegneri a v e v a n o d u r a t a triennale e vi si insegnava ~La geometria descrittiva, con le sue applicazioni, (( alla rappresentazionc del terreno, e di t u t t e le opere di acque, e strade per mezzo delle proiezzioni, alla Stereotomia, al taglio delle pietre, e dei legnami, alla Prospettiva, alle ombre, alla descrizione delle macchine ~; l~idrometria pratica~ ossia t u t t e le teeniehe per (( misurare, dirigere e regolare le aeque corrcnti, a c c o m p a g n a t e dalle o p p o r t u n e esperienze ~; la costruzione ossia (( t u t t e lc applicuzioni delle scienzc fisichc e m a t c m a t i c h e ai lavori dipendcnti dalr a r t e dell'Ingegnere ~>. Gli allicvi veniv~no anche istruiti nelPuso degli strum e n t i geodetici, e di quelli per la m i s u r a delle velocits delle acque eorrcnti. Coloro che a v e v a n o f r e q u e n t a t o la scuola degli Ingegneri, o e n t r a v a n o come Aspiranti nel Corpo degli Ingegneri Pontifici, oppure ricevevano u n a (( p a t e n t e d~Ingegnere ~ che duva lore la possibilit~ di esercitare la libera professione in t u t t o lo S t a t e Pontificio (G~). Le n o r m e r i g u a r d a n t i la didattica nonch~ la diseiplina della scuola yennero d e t t a t e da] Consiglio d ' I s t r u z i o n e in un apposite r e g o l a m e n t o pubblicato nel 1818 (e~). Talc regolamcnto dichiarava i n n a n z i t t u t t o gli obiettivi della seuola ehe erano di istruire ingegneri civili c o m p i u t a m e n t e (~in t u t t e le eognizioni neeessarie alFescrcizio dell~arte ~) e di p r o m u o v c r e la Scienza Meccanica e l ' I d r o m e t r i a , in m o d e da p e r m e t t e r e l~applicazione dei principi e delle teorie a t u t t i i easi della pratica. L a scuola di F e r r a r a , come quella di R o m a , a v e v ~ t r e ingegneri del Corpo inearicati dell'insegnamento, uno era professore di G e o m e t r i a descrittiva, uno di A r c h i t e t t u r a statica e idraulien, e il terzo di I d r o m e t r i a . I1 Consiglio di Istruzione era incaricato della scelta dei doeenti.
(el) Si veda il titolo VI ~ Istruzione e scuole ~ del Regolamento, cir. in (sg), pp. 313-314. (e~) Questo regolamento fu ristampato nel 1826 (in Roma e in Bologna, per Gamberini e Parmeggiani, Stampatori Arcivescovili). Un esemplare della ristampa si trova nella Cartella 15, fasc. 12, del Fondo UniversitY, Repertorio secolo XIX, dcll'ASC.
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AL]BSSANDRA
FIOCCA
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L U I G I PEPiE
O g n i i n s e g n ~ m e n t o ~ v e v ~ d u r a t a t r i e n n ~ l e , m a org~nizzato i n m o d o che lo s t u d i o potesse essere inizi~to i n d i s t i n t ~ m e n t e i n ci~scuno dei t r e anni. I1 r e g o l a m e n t o del 1818 s t a b i l i v ~ a n c h e d e t t a g l i a t a m e n t e gli ~ r g o m e n t i dei t o r s i :
I1 t)ro/essore di Geometria Descrittiva spiegher's i principi fondamentali di questa scienza, ossia il metodo delle proiezioni grafiehe. Ai quali principi soggiungeri~ le Applicazioni, variandole d'anno in anno, trattenendosi per es. il primo anno nella Prospettiva lineare, il secondo nella Prospettiva aerea, il terzo Stereotomia. Spieghers la costruzione, e l'uso degli Strumenti geometrici che servono alle operazioni da tavolino, ed eserciterk i giovani nell'uso pratico de' medesimi, e nel disegno esatto delle Opere d'Acque e Strade, e delle Macchine. I1 Pro]essore d'Architettura statica ed idraulica il primo anno tratter~ de' lavori di Terra, e cosi della costruzione delle strade, degli Argini, de' Terrapieni, delle Scavazioni ec. Nel secoudo Anno tratter'~ de' Lavori di Legname, delle Palafitte, de' Pennelli, ed altre difese delle ripe, ed argini de' fiumi; delle Armature, e della costruzione de' Tetti, spieghcr'h la costruzione, e l'uso delle Macchine Statiche, e delle Macchine Idrauliche. Nel terzo anno tratteri~ de' lavori di Muro, e cosi delle Fondazioni, de' Piediritti, degli Archi, e delle Cupole, e spiegata la costruzione delle parti, passerh a descrivere la forma delle intere Fabbriche, e specialmente di quelle che spettano ai Lavori d'Acque e S~rade, per es. de' Ponti, Chiaviche, Botti, Ponticanali, Chiuse, 8ostegni, Moll ec. Avr~ cura di deserivere, e distinguere accuratamente la qualitY, e la forza de' materiali, che vengono in opera in ciascuna di queste costruzioni, mostrando le precauzioni da aversi nello sceglierli, nel provarli, e nel porli in opera. Istruir'~ gli allievi degli elementi da considerarsi, e del modo da tenersi per formare un'accurata analisi de' pezzi delle singole costruzioni. Dar/~ u n Trattato particolare sullo stime de' fondi rustici, ed urbani. I1 Pro/essore d'Idrometria spieghers nel primo anno l'Idrometria propriamente detta, cio~ le regole per la misura delle acque sgorganti dalle bocche, o semplici, o armate, e delle acque correnti, o per tubi chiusi, o per canali aperti. Nel secondo anno tratters del Regolamento delle bocche di derivazione, della condotta delle acque pei tubi ad uso di fontane, o di getti, della condotta delle acque ad uso d'irrigazioni, o d'opifici. Nel terzo anno tratterh del Regolamento de' fiumi, e de' torrenti, delle arginature, de' ripari alle corrosioni, ed alle rotte, delle rettificazioni, e delle inalveazioni de' fiumi, degli scoli delle campagne, delle bonificazioni ec. Tratter's eziandio de' Canali navigabill, e delle Opere inservienti alla Navigazione, ed ai Porti. Avr/~ inoltre Fincarico di spiegare la costruzione, e l'uso degli Strumenti di matematica che servono all'Ingegnere sia per la misura, e descrizione de' terreni; sia per la livellazione, sia per la misura delle acque correnti, e di addestrare i giovani al maneggio degli strumenti, ed a tutte le operazioni di campagna mediante esercizi, ed esperimenti. S t a b i l i v a i n o l t r e il c a l e n d a r i o a c c a d e m i c o , il n u m e r o a n n u o di ore di c i a s c u n corso, le g i o r n a t e n e l l e q u a l i i m p a r t i r e i singoli i n s e g n a m e n t i e
L'UNIVERSIT~
E LE
SCUOLZ
PER
GLI
tNGEGNERI
A FERI~ARA
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q u e l l e d a r i s e r v a r e alle verifiche d e g l i a l l i e v i (8~). F i s s a v a le m o d a l i t s degli e s a m i a u n u a l i , la p r o c e d u r a p e r l a c o m p i l a z i o a e d e l l a s c a l a di m e r i t o degli a l l i e v i (64), le m o d a l i t ~ p e r l ' a m m i s s i o n e alle scuole e le n o r m e d i s c i p l i n a r i d e l l a s e u o l a s t e s s a . S t a b i l i v a infine c h e gli a n u i di s t u d i o s v o l t i i n u n a delle d u e S c u o l e v a l e v a n o c o m e a l t r e t t a n t i a a n i di s t u d i o n e l l ' a l t r a . P e r q u a n t o r i g u a r d a l ' a t t u a z i o n e di q u e s t e d i s p o s i z i o n i , p o s s i a m o s e n z a d u b b i o a f f e r m a r e ehe 1~ S c u o l a d e g l i I n g e g u e r i v e n u e e f f e t t i v a m e n t e a p e r t a F e r r a r a n e l r a n n o a c c a d e m i c o 1817-18 e r e s t b in f u n z i o a e a l m e n o p e r d u e a n n i . I1 v o l u m e r e l a t i v e a l l ' a n n e 1820, di u n a serie di p u b b l i e a z i o n i c h e d o v e v a n o c o n t e n e r e i r i s u l t a t i delle r i c e r c h e s v e l t e n e l l ' a m b i t o d e l l e S e u o l e degli I n g e g n e r i P o n t i f i c i (65), c o n t i e n e il r e s o c o n t o di a l c u n i r i l i e v i e d i s p e r i m e n t a z i o n i f a t t e d a i p r o f e s s o r i e d a g l i a l l i e v i 4 e l l a S c u o l a di F e r r a r a . S c a r s c sono le n o t i z i e s u W a t t i v i t s d e l l a Seuola. D a u n a l e t t e r a s c r i t t a d a R o m a il 3 g i u g u o 1818 d a L u i g i Gozzi a T e o d o r o B o n a t i si a p p r e n d e che il Gozzi si e r a f a t t o p o r t a v o c e p r e s s o il V e n t u r o l i di u n a r i c h i e s t a d e l B o n a t i r e l a t i v a a l l a p o s s i b i l i t ~ di i s c r i v e r e (( helle n u o v e s c u o l e ~) i l a u r e a t i
(s3) Per quanto riguarda il calcndario accademico, la Scuola era aperta dai primi di novembre alla fine di giugno. Le vacanze oltre alle domeniehe e alle feste di preeetto, erano dalla vigilia di Natale al 1o giorno dell'anne, dalla domenica di Sessagesima al 1~ giovedi di Quaresima incluse, dalla Domenica delle Palme al giovedl dope Pasqua. Le lezioni erano 60 annue per ogni insegnamento della d u r a t a di un'ora ciaseuna; il martedi e i l venerdi di ogni settimana veniva insegnata geometria descrittiva e successivamente architettura statica ed idraulica, il mereoledi e i l sabato veniva insegnata invece idrometria e svolta l'attivit~ in campagna (esercitazioni e sperimentazioni). Ogni lunedi pubblicamente avveniva l'interrogazione degli allievi. A settimane altcrnc, venivano interrogati sulle lezioni di geometria descrittiva, su quelle d'architettura e su quelle di idrometria. Ogni giovedi veniva assegnata una prova scritta, anche questa alternativamente su un argomento pertinente a una delle tre discipline. I1 regolamento del 1818 stabiliva anehe talune norme relative allo svolgimento delle esercitazioni in campagna e alle esperienze idrometriche. (64) Gli esami crane pubblici e si svotgevano alia fine delI'anno aeeademico. Venivano invitati i capi dei Dicasteri d'Acque e Strade e a F e r r a r a l'Ispettore sosteneva le veci di Direttore della Scuola. Ciaseun professore della Scuola preparava una serie di domande, sulle quali gli allievi si preparavano e venivano interrogati. Terminati gli esami il Direttore della Seuola assegnava a o~ascun allievo un giudizio sulresame (ottimo, oppure buono, oppure mancante). Da questo giudizio, e da quelli riportati dall'allievo nelle esereitazioni e nelle interrogazioni deU'anno, il Consiglio di Istruzione, assieme ai Professori della Scuola, assegnava a ciascuno studente un posto nella scala di mcrito di quell'anne seolastico. (es) Rilievi e sperienze ]atte nel t)o Grande dai pro/essori ed allievi della Scuola di Ferrara, in Ricerche geometriche ed idrometriche ]atte nella Scuola degli Ingegneri, t)onti/ici d'acque e strade, l'anno 1820, Roma, presso V. Poggioli, s.d. Esemplare di questo volume si trova nella Biblioteca dell'Archiginnasio di Bologna.
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della facolts filosofico-matematica di Ferrara (es). Questa possibilit~ non era ammessa dal Regolamento della Scuola che riehiedeva invece la laurea o dell'Universit~ di Bologna oppure di quells di R o m a . Altre due lettere h a n n o attinenza col problema delle iscrizioni neUa Scuola degli Ingegneri di Fcrrara, una ~ del 22 aprile 1818, del Cardinale Lante, Legato di Bologna, a l l ' I s p e t t o r e della Seuola degli Ingegneri di Ferrara. I1 Cardinale commfica c h e ] a Segreteria di Stato ha a p p r o v a t o l'ammissione alla Seuola di due studenti bolognesi. L ' a l t r a ~ del 30 aprile 1818 del Bonati al Cardinale Lante, ehe ringrazia per la eomunicazione rieevuta, relativa all'ammissione dei due dottori bolognesi. Da questo carteggio si apprende che Teodoro B o n a t i era l ' I s p e t t o r e della Seuola degli ingegneri di l~errara che per regolamento faeeva lo veci di Direttore (s~). Conoseiamo i nomi dei doeenti, Carlo Sereni, Giuseppe Gozzi e Giovanni Tosi. Carlo Sereni (as) (1786-1868) era il docente di geometria descrittiva. Nato a Sabbioneello, presso Ferrara, il Sere::i era stato allievo nell'anno seolastico 1805-06 della Seuola di Idrostatica del Bonati e poi nel 1807 della Scuola Militare di Modena da eui era uscito nel 181] con il grado di Tenente del Genio. Soldato nell'esercito napoleonieo fu congedato dagli austriaei e proposto da Giuseppe Venturoli nel 1817 per il Corpo degli Ingegneri Pontifiei. Dopo l'insegnamento ferrarese il Sereni passb ad insegnare nel 1821 alla Seuola di R o m a compiendo il suo (( Trattato di geometria descrittiva ~ (Roma, 1826) (~), opera che il Loria giudicb (~eecellente ,) e ricea di spunti originali (,o). I1 Sereni continub poi a vivere e lavorare a R o m a dove percorse con suecesso la sua earriera tra gli ingegneri pontifiei essendo
(6~) La lettera si trova nel Ms. tit. in (4s), fasc. 4. Nella lettera il Gozzi lamenta la poca seriet~ dimostrata dalla Legazione di Ferrara che aveva conccsso la laurea a dodici studenti, almeno cinque dei quali, con solo uno o due anni di studi universitari, e mancanti dei due anni del Calcolo e dello studio dell'idraulica. Poich~ a tutti era stata accordata una ugual Laurea, senza alcuna dichiarazionc di merito, le domande di questi dottori erano state rigettate tutte. A causa di questi precedenti, il Gozzi dice che, secondo lui, sara molto difficfle ottenere quanto richiesto dal Bonati. (~) Le due lettere sono contenute nel Ms. cit. in (43). Si veda anche la nora (64) per quanto riguarda fl Direttore della 8cuola di Ferrara. (6s) Per Carlo Sereni si veda Alessandro B~TOCeHI, Omaggio alla meraoria del pro]essore Commendatore Carlo Sereni, Giornale Arcadico di scienze lettere ed arti, tomo CCV, n.s. LX, gennaio-febbraio 1867, Roma, tip. delle Belle Arti, 1869, pp. 101-116. (e~) C. SERENI, Tratta$o di geometria descrittiva, Roma, presso Filippo e Nieola de Romanis, 1826. (7o) G. LORIA, Storia della geometria deserittica dalle origini sino ai giorni nostri, Milano, Hoepli, 1921, pp. 200-203.
L ' U N I V ~ R S I T , ' k E LE S('UOLE PER
GLI INGEGNEIr
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p r o m o s s o ingegnere capo nel 1843; nel 1847, fin d~lla sua ricostituzione, il Sereni fece p a r t e della Pontificia A c c a d e m i a dei n u o v i Lincei. I1 Sereni c o n t i n u b a n c h e il suo proficuo l a v o r o di t r a t t a t i s t a p u b b l i c a n d o un (( Trattaro teorico pratico di Geodesia ~ (1829)(71), un (~ Trattato teorico pratico d'Idrometria ~ (1838) (72) e le (( A p p l i c a z i o n i alla Prospettiva, alla Sciogra/ia e alla Stereotomia ~ (1846) (73). I t r a t t a t i del Sereni ebbero a m p i a diffusione in I t a l i a nella p r i m a m e t s del secolo X I X . Giuseppe G o z z i i n s c g n a v a i d r o m e t r i a (74). Scarsissime sono le notizie su questo d o c e n t e . D a u n d o c u m c n t o a u t o g r a f o (75) si a p p r e n d e che nel 1802 a v e v a circa q u a r a n t a anni (quindi l ' a n n o di nascitu si colloca i n t o r n o al 1762). F r a t e l l o di Luigi, fu s t u d e n t e del B c n a t i a l P U n i v e r s i t ~ n e l l ' a n n o a c c a d e m i c o 1780-81 (Ts). E a u t o r e di u n opuscolo a s t a m p a (77). I1 d o c e n t e di a r c h i t e t t u r a s t a t i c a ed idraulica fu con m o l t a p r o b a b i l i t s l'ingegnere G i o v a n n i - T o s i (1786-1850), n i p o t e dcl pifi celebre a r c h i t e t t o A n t o n i o Foschini. Allievo del B o n a t i nella Scuola Speciale di I d r o s t a t i c a negli anni 1805-06 c 1806-07, insegnb a r c h i t e t t u r a civile alFUniversit~ a p a r t i r e dalla r i a p e r t u r a dei corsi nel 1816 c fino a l l ' a n n o 1850. L a sua a t t i v i t ~ di a r c h i t e t t o c o m u n a l e 5 s c g n a t a d a alcune opcre ma:ggiori: nel 1831 gli fu affidato il r e s t a u r o del P a l a z z o della R a g i o n e , quindi il p r o s p e t t o della loggia di S a n Crispino (1841) c quello del Pala.zzo Camerini (7~).
(71) C. SERE~I, Geodesia, trattato teorico-pratico, 2a edizione riveduta ed ampliata dall'autore, Roma, tip. Salviucei, 1841. (~2) C. SERES'I, Idrometria, trattalo teorico-pratico, Roma, Salviucci, 1838. (73) C. SERENI, Applicazioni di geometria descrittiva, Rom~, Salviucci, 1846. (74) Questa affermazione viene fatt, a sulla base di diverse ricevute di Giuseppe Gozzi che si riferiscono (~a 24 scudi per le lezioni di Idrometria )~ the egli riceveva dall'Ispettore Teodoro Bonati e che abbraeciano il periodo da! 4 maggio 1818 al 4 ottobre 1819. Sono contenute nel Ms. cit. in (43), fasc. 6. (~5) 8i veda il Ms. n. 1418 del Catalogo Autografi della Biblioteca Ariostea di Ferrara. (76) Si veda il Ms. cir. in (~4). (77) G. GozzI, Trovare la super]icie del cono scaleno, il che potrebbe impiegarsi a presentare mediante un nuovo simbolo l'integrazione di molte ]ormule non riducibili nd ad archi di cerchio n~ ad espressione logaritmica, Bologna, per le stampe de' fratelli Masi, 1818. (Ts) Su G. TosI si veda: G. SCUTELLARI, Cenni biogra]ici intorno ai pittori, scultori ed architetti ]erraresi dal 1750 ai giorni nostri, A t t i e 5{emorie della Deputazione Provinciale ferrarese di Storia Patria, S. I, V (1893), pp. 21-60, cfr. p. 38 e G. PADOVANI, Sullo svolgimento dell'architettura a Ferrara, Ibid., N.S., IV (1946-49), pp. 27-68, cfr. p. 53. Per quanto riguarda la data di morte di Giovanni Tosi si facto riferimento al volume M. RovEI~I - L. FIORE:NTINI,Annali Ferraresi (1830-1880), Yerrara, tip. Sociale, 1891, p. 21 e p. 147. Si veda inoltre l'elenco degli (( scolari intervenuti alia Scuola Speciale di ldraulica ~, Ms. cir. in (4a), fasc. 4.
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L a S c u o l a degli I n g e g n e r i di F e r r a r a c h i u s e i n s e g u i t o alle d i s p o s i zioni r e l a t i v e al C o r p o d e g l i I n g e g n e r i P o n t i f i c i d e l 25 d i c e m b r e 1819 (79). I n realt'~ si a s s i s t e al f a l l i m e n t o d e l m o d e l l o i s t i t u z i o n a l e d e l l a s c u o l a i d e a t a n e l 1817. L a s t e s s a s c u o l a d e g l i I n g e g n e r i di Roma,, iiffatti, che c o n t i n u b i n i n t e r r o t t a m e n t e l a s u a a t t i v i t s v e n n e , a d i s t a n z a di p o c h i a n n i (1826), a s s o r b i t a d a l l ' U n i v e r s i t ~ , m u t a n d o cosi r a d i c a l m e n t e l a sua o r i g i n a r i a fision o m i a i s p i r a t a al m o d e l l o f r a n c e s e d e l l ' E c o l e des P o n t s e t Chauss6es. L a S c u o l a degli I n g e g n e r i ma~lterme helle n u o v e d i s p o s i z i o n i d e l l a S a c r a C o n g r e g a z i o n e degli S t u d i d e l 18 a g o s t o 1826 (so), che s t a b i l i v a n o t r a l ' a l t r o la f i l i a z i o n e d e l l a S c u o l a a l l ' U n i v e r s i t Y , il suo p r i m i t i v o c a r u t t e r e di s c u o l a di s p e c i a l i z z a z i o n e , di d u r a t a t r i e n n a l e . L a s c u o l a p o t e v a essere f r e q u e n t a t a , s e c o n d o q u e s t e n u o v e ~mrme, d a i l a t t r e a t i i n filosofia e m a t e m a t i c a , o r a d i s t i n t i d a i l a u r e a t i ill filosofia (s~). P e r q u a n t o r i g u a r d a le n o r m e p e r l ' e s e r c i z i o d e l l e p r o f e s s i o n i di I n g e g a e r e e di A r c h i t e t t o (s2), v e n n e s t a b i l i t o che, o l t r e a l l a l a u r e a in filosofia e m a t e m a t i c a , o c c o r r e v a n o q u a t t r o a n n i di p r a t i c a o p p u r e d u e o t r e a n n i di p e r m a n e n z a (due p e r gli A z ' c h i t e t t i e t r e p e r gli I n g e g n e r i ) n e l l a S c u o l a degli I n g e g n e r i . L a p a t e n t e di l i b e r o esercizio p e r le s u d d e t t e p r o f e s s i o n i ,
(70) Si veda il dispaccio n. 3722, del Cardinale Lambruschini (Roma, 2 ottobre 1838) al Cardinale Legato di Ferrara. Copia @1 dispaccio si trova nelI'ASC, Repertorio sec. X I X , Fondo Universit/~, cartella 41 <, Seuola d'applieazione e idraulica ~. (so) Ordinationes Sacrae Congregationis Studiorum a Sanctissimo Domino =Vostro Leone P P . X I I , probatae et con]irmatae, emesse il 18 agosto 1826 a firma del Prcfetto Card. F. Bertazzoli, Romae, ex typ. Reverendae Camerae Apostolicac, 1826, in ASU, busta 14, cfr. cap. IV, w 3, <~Della scuola degli Ingcgneri ~. (sl) L a Costituzione Quod Divina Sapientia, pubblicata il 28 agosto 1824, per i tipi delia Stamperia della Reale Camera Apostolica, contenente il piano della riforma degli Studi universitari nello Stato Pontificio, stabiliva tra l'altro l'esistenza nelle Universit~ di quattro Facolts (teologica, legale, filosofica, medico-chirurgica). La Facolt~ filosofica in particolare, comprendeva otto cattedre, ed era organizzata secondo un piano di studi quadriennale. Su proposta del Collegio filosofico di Bologna, la Sacra Congregazione degli Studi, nelle nuove disposizioni del 1826 (cfr. op. cir. in (so), cap. IV, w 1, (~Delle lauree filosofiche ,)), riconobbc la nccessith di distinguere nell'ambito di tale Facolts filosofica, due sezioni, una per la filosofia, l ' a l t r a per le matematiche, con un curriculum di studi diverso, anche se in parte comune, ciascuno con laurea specifica rispettivamente di Filosofia e di Filosofia e Matematica. L'esercizio delle professioni di Ingegnerc e di Architetto venne subordinato (cfr. op. cit. in (so), cap. IV, w 2, (~Di ci5 che richiedesi per esercitare l'arte di Ingegnere e di Architetto ~)), alla frequenza dell'intero corso quadriennale di studi filosoficimatematici e alia laurea in filosofia e matematica. Si veda a riguardo A. GEMELLI S. VIS~ARA, cir. in (55), pp. 276-278 e pp. 288-289. (s2) Cfr. op. cir. in (so), cap. IV, w 2 (
L'UNIVERSIT~k E LE SCUOLE P E R
GLI INGEGNERI
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p o t e v a essere a c c o r d a t a solo dalle Universit'~ di R o m a e di B o l o g n a , previo u n e s a m e n e l l a sede u n i v e r s i t a r i a (s3). Q u e s t ' u l t i m a d i s p o s i z i o n e v e n n e s o s t i t u i r e la n o r m a t i v a i n vigore p r e c e d e n t e m e n t e (s~) che r i m e t t e v a al Capo di P r o v i n c i a l ' a u t o r i t ~ di r i l a s c i a r e la p a t e n t e di a b i l i t a z i o n e p r e v i o e s a m e da farsi i n sede locale. L a n u o v a n o r m a t i v a t h e obbliga~-a a l l ' e s a m e di a b i l i t a z i o n e presso le U n i v e r s i t h di R o m a o di B o l o g n a , n o n s o m p r e era s e g u i t a : si e b b e r o d i f a t t i diverse eccezioni di l ~ u r e a t i in filosofia e m a t e m a t i c a n e l l ' U n i v e r s i t ~ di F e r r a r a che chiesero e o t t e n n e r o dalla S a c r a C o n g r e g a z i o n e degli S t u d i il permesso di sostenere l'esa.me di a b i l i t a z i o n e presso la stessa U n i v e r s i t ~ di F e r r a r a . I1 p r i m o caso che si 5 r i s e o n t r a t o ~ quello di G i u s e p p e B e n v e n u t i , ferrarese, che o t t e n n e il 28 luglio 1827 la l a u r e a n e l l a F a c o l t ~ f i l o s o f i c o - m a t e m a t i c a e dopo i q u a t t r o a l m i di tirocinio, la p a t e n t e di l i b e r a p r a t i c a di I n g e g n e r e civile, p r e v i o e s a m e n e l l a p a t r i a U n i v e r s i t s (1831)(ss). Si sono r i s c o n t r a t i a l t r i t r e casi di l a u r e a t i a F e r r a r a che o t t e n n e r o d~lla S a c r a C o n g r e g a z i o n e degli S t u d i n e l 1832 u n p e r m e s s o a n a l o g o a quello del B e n v e n u t i (se).
(s3) Cfr. op. cit. in (so), cap. IV, w 6 (, Dell'espcrimento finale, e della patentc per l'esereizio della professione ,). (s4) Si tratta del Regolamento per l'abilitazione alle pro]essioni di Perito, Architetto ed lngegnere cicile, pubblicato dalla Segreteria di Stato il 25 giugno 1823, ristampato in Roma ed in Bologna, per Gamberini e ParIneggiani Stampatori Arciveseovili, 1826. Questa ristampa si pub trovare nell'ASC, Repertorio Secolo X I X , fondo Universith, busta 15, fasc. 12. (sa) La pratica relativa al Dott. G. Benvenuti comprende: eomunieazione del Cardinale Zurla, Prefetto della S. Congregazione degli Studi del permesso concesso dalla Congregazione al Dott. Benvenuti di sostenere l'esame di libera pratica d ' I n gegnere civile a Ferrara (ASU, seric I, n. 4848), lettera del Rettore dell'Universits di Ferrara, Agostino Peruzzi del 30 settembre 1831 ehe comunica al Presidente del Collegio Filosofico Matematico le date dell'esame (da questa lettera si apprende che altri due dottori avevano chiesto alla Congregazione degli Studi permesso analogo a quello del Benvenuti), eleneo di 30 proposizioni di agrimensura, idrometria ed architettura pratica per l'esame del Dott. G. Benvenuti, e infine gli atti (~pro experimentis ad artem exercendam artificis mathematici et arehitecti ~ sempre relativi al Dott. Benvenuti, tutto in ASU, Serie Universits Pontificia, busta 8, rubrica VI. (s~) I1 permesso aceordato ai Dottori Cesare Finotti e Girolamo Roiti di sostenere a Ferrara l'esame di libera pratiea d'ingegnere eivile fu trasmesso in data 14 settembre 1832 dal Cardinale Zurla, Prefetto della S. Congregazione degli Studi (ASU, serie I, n. 5141). Lo stesso faseieolo contiene anehe i proeessi verbali degli esami sostenuti dai suddetti dottori. Sempre in ASU, serie I, n. 4969 si trova la pratica relativa al dottore Gaetano Leonardi, in data 23 luglio 1832. La busta 8, rubriea VI, della Serie Universith l'ontiti~da dell'ASU, contiene altro materiale relativo ai dottori sopraeeitati e agli esami di libera pratiea da loro sostenuti.
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4. - La Scuola Speciale di Idraulica della Pontificia Universith di Ferrara (1840-1859). L a scappatoia a d o t t a t a negli anni i n t e r n e al 1830, per consentire ai laureati delia facolt~ filosofico-matematica di Ferrara, di ottonere a F e r r a r a , previo un periodo di tiroeinio, l'abilitazione all'esereizio delle professioni di ingegnere e di architetto, rispondeva alla reale esigenza della eitt~, di disporre di tecniei f o r m a t i localmente, in g r a d e di affrontare i problemi idrauliei del territorio. T u t t a v i a col passare dogli anni, si feee s e m p r e pifi pressante l'esigenza di un riconoseimento uffieiale di questa necessitY, a v v a l o r a t a a n c h e dai precedenti (la Scuola del B o n a t i e quella degli Ingegneri Pontifici del ]817). Si giunge cosi a l l ' a p e r t u r a presso l'Universitt~ di F e r r a r a di u n a scuola speciale per ingegneri idraulici. Un primo riferimento per questa scuola eostituito dal dispaccio del Cardinale Lambruschini, Prefetto della S. Congregazione degli Studi e Se~retario di S t a t e di P a p a Gregorio X I V , al Cardinale Legato di Fe,r r a r a del 2 ottobre 1838 (n. 3722)(ST). Nel dispaceio v e n n e comunicata l'autorizzazione coneessa dal Pontefiee di ripristinare a F e r r a r a la scuola speeiale di idraulica per gli ingegneri (~dei quali ~b detto, <~ha s o m m e bisogno eodesta Provincia per le aeque c h e l a inondano e ehe pel solo m o t i v e di eeononia delFErario, ehe p r i m a ne s o p p o r t a v a il peso, fu soppressa ~>. Vennero inoltre preeisati i termini per la r i a p e r t u r a della seuola: questa fu eoncessa a condizione ehe l ' a m m i n i s t r a z i o n e locale e l'Universit~ si faeossero carieo delle spese neeessarie per il sue m a n t e n i m e n t o , la p a r t e pi5 r i l e v a n t e prevista in seieento scudi, fu a carieo della Provineia, m e n t r o l'Universitt~ si sarebbe d o v u t a impegnare a eoprire eventuali ulteriori esigonze. Nel dispaeeio v e n n e precisato anche che per quanto r i g u a r d a v a le procedure per Fassegnazione delle cattedre della scuola, si d o v e v a n o seguiro le disposizioni generali eontonute nolle ~ Ordinationes ~> del 1826 (ss). Con ~otificazione del 14 n o v e m b r e 1838 (s~) venno aperto il eoncorso per le due eattedre della seuola. I due docenti preseelti a v r e b b e r o d o v u t o insegnare la geometria deserittiva, l'arehitettura e l'idrometria.
(sT) Si veda nora (79). (ss) Precisamente il Cap. IV, articoli, 50-51-52 delle (r Ordinationes ~ cit. in (80). (sg) Questa aotificazione assieme a quelle relative ai successivi bandi di concorso (del 1 giugno, 26 agosto e 26 ottobre 183!~) per le medesime due cattedre, si pub trovare nella cartella 41 cit. in (~9).
L : U N I V G R S I T ~ k E I,E SCUOLE P E R
(;LI I N G G G N E R I A F G R R A R A
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L ' o n o r a r i o di eiascun d o c e n t e era di 300 scudi annui salvo ehe n o n a p p a r teness8 al Corpo degli I n g e g n e r i Pontifiei, nel qual caso, seeondo q u a n t o stabilivano 18 ~ O r d i n a t i o n e s ,~ del 1826, era previsto solo u n 8ompenso forfettario. II coneorso c o m p r e n d e v a m~a p r o v a scritt'~ e u n a orale, se8ondo q u a n t o stabiliva la Bolla Q u o d D i v i n a S a p i e n t i a (9o), 8 vi p o t e v a n o eoneorrere i laureati della F a e o l t s M a t e m a t i e a , forniti di m a t r i e o l a per svolger8 18 professioni di A r e h i t e t t o Civile 8 d ' I n g e g n e r e . I1 eoneorso p e r le due c a t t e d r e v e n n e b a u d i t o q u a t t r o v o l t a (~qotificazioni delP1 g i u g n o 1839~ 26 agosto 1839 8 26 o t t o b r e 1839) a n d a n d o ogni v o l t a dessrto. L ' A m m i n i s t r a z i o n e Provineial8 di F e r r a r a (9~) sostenn8 c h e l a eausa di questo fosse da attribuirsi al fisealismo della p r o v a di eoncorso in e o n t r a sto con le (( O r d i n a t i o n e s )) del 1826 ehe n o n f a s e v a n o r i f e r i m e n t o esplieito a u n esam8 seritto 8 orale per l ' a s s e g n a z i o a e della 8attedre. Su p r o p o s t a dell'Arciveseovo di F e r r a r a , Caneelliere dell'UniversitY, Cardinale Della Genga, la Sacra Congregazione degli Studi conferi 18 d u e c a t t e d r e agli ingegneri Marco Ferlini e Luigi Mazzarini, e n t r a m b i appaxtenenti al Corpo degli I n g e g n s r i Pontifiei (9~). 11 p r i m o fu i n e a r i s a t o dell'inseg n a m e n t o di a r e h i t e t t u r a , il seeondo di quello di g e o m e t r i a d e s c r i t t i v a e di quello di i d r o m e t r i a . A e n t r a m b i fu a s s e g n a t o lo stipendio di d u e e e n t o scudi annui. I1 20 sett e m b r e 1840 fu a n n u a e i a t a p u b b l i e a m e n t e con notifieazione a s t a m p a (ga) la r i a p e r t u r a della Ssuola degli I n g e g n e r i e i eorsi ebbero inizio il p r i m o dicembr8 dello stesso anno. I1 24 m a g g i o 1841 usei il (~I~egolamento della Scuoht Speciale di Idraulica della Ponti/icia Universitti di Ferrara ~ (94) e o n t e n e n t e le n o r m e r i g u a r d a n t i la d i d a t t i c a della seuola, dalla suddivisione degli i n s e g n a m e n t i t r a i due doeenti, agli orari delle lezioni, dal n u m e r o a n n u o di ore di ciascun professore, alla d u r a t a dei eorsi (95). A r i g u a r d o v e n n e stabilito ehe la scuola a v e v a (90) g la eostituzione cir. in (81). (41) 8i veda la lettera della Commission8 Amminist.rativa della Provincia di Ferrara al Rettore dell'Universit~ del 14 settembre 1843, busta 4 della Serie Universit~ Pontificia in ASU. (93) La busta 4, della Serie Universits Pontifieia, in ASU contiene diversi faseieoli riguardanti la Seuola dal 1838 al 1843. Per queste due nomine si veda in partieolare la lettera del Cardinale Lambruschini al Cardinale Delia Genga, Areiveseovo di Ferrara, del 21 dicembre 1839. (ga) La notifieazion8 si pub trovare nella cartella 41, cir. in (79). (94) Copia del regolamento si trova nella eartella 41, eit. in (79). (9~) Venno ribadito e h e l a 8euola. aw'~a, due doeenti, uno per l'architettura statica e idrauliea, l'altro per l'idrometria e per la geometria deserittiva. I1 primo inse-
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d u r a t a triennale, che nel corse di g e o m e t r i a descrittiva, v e n i v a n o i n s e g n a t e le applicazioni di q u e s t a discipline ella p r o s p e t t i v a il 1 ~ anne, alla sciografia il 20 e ella s t e r e o t o m i a il 3 ~ che il corse di A r c h i t c t t u r a statica c idraulice si c o m p i v a esso p u r e in tre anni, m e n t r e quello di i d r o m e t r i a in due e quello di geodesia in uno. V e n n e r o inoltre indicati i criteri da seguire per la ~-alutazione degli s t u d e n t i e la f o r m a z i o n e della scala di m e r i t o degli stessi (96). I1 R c g o l a m e n t o c o n t e n e v a a n c h e due disposizioni della S. C o n g r e g a z i o n e degli Studi, la p r i m a di c a r a t t e r e giuridico, stabiliva c h e l a f r e q u e n z a della scuola ~ e n i v a v a l u t a t a s o l t a n t o ai fini dell'esercizio della professione di I n g c g n c r e d ' A c q u e e S t r a d e (quindi in p a r t i e o l a r e n o n x-eniva v a l u t a t a per l'esercizio della professione di architetto), la s e c o n d a r i g u a r d a n t e invece gli s t u d i universitari per l'accesso alia Scuola, stabiliva che le lauree della F a c o l t s filosofico-matematica conferite a F e r r a r a , erano p r o v v i s o r i a m e n t e e q u i p a r a t e a quelle conferite dalle UniversitK p r i m a r i e dello S t a t e P o n t i ficio. L a limitazione i m p o s t a dal R e g o l a m e n t o del 24 m a g g i e ella scuola di F e r r a r a di p e t e r abilitarc s o l t a n t o gli ingegneri, sollevb le p r o t e s t e dei ferraresi. Con ~otificazione del 4 no~-embre 1841 (97) la S. Congregazione degli S t u d i (~b e n i g n a m e n t e accogliendo le suppliche u m i l i a t e della Commissione P r o v i n c i a l e , ..., si ~ d e g n a t a di togliere la s u d d e t t a limitazione, d i c h i a r a n d o : che la scuola stabilita, c o m a sopra, sia v a l i d a a n c h e per quelli, che a s p i r a n o ad esserc creati a r c h i t e t t i )). V o l e n d o passare a descrivere il f u n z i o n a m e n t o della scuola, ~ o p p o r t u n e distinguere, nell'arco de1 v e n t e n n i o ill cui essa restb aperta, due periodi. gnava ogni giorno dalle ore 8 alle 9.30', dando due lezioni alia settimana, per un totalc di 60 lezioni annue, per ciascuno dei tre anni della Scuola. I1 secondo docente insegnava ogni giorno dalle 9.30' alle ll, dando quattro lezioni alla settimana per un totale di ore annue doppio del precedente, avendo due insegnamenti. II professore di architettura insegnava anche la geodesia. I corsi della Scuola si tenevano nel Palazzo dell'Universith. (~6) Ciascun professore doveva registrare le valutazioni (ottima, buena, mancante) riportate dagli studenti durante l'anno, nelle ripetizioni del programma e negli esercizi scritti. Alia fine dell'anne ogni docente doveva formate per ciascuno dei suoi corsi, una scala di Inerito degli allievi, attribuendo a ciascuno un vote, ricavato dai giudizi. 0gni studente aveva alla fine dell'anne tre numeri, quante crane le <~scuole ~) (ossia quella di architettura statica e idraulica, quella di idrometria e quella di geometria descrittiva) sommando i tre numeri se ne formava un quarto the era quello che stabiliva la posizione dello studente nella scala di merite di quell'anne. Essendo tre gli anni, ella fine degli studi lo studente aveva tre numeri la cui somma stabiliva il posto d(llo studente nella scala di merito finale. (97) La notificazione si trova nella cartella 41, cit. in (~).
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P1~I~ (}LI I N G l i i G N E R I A F E R R A R A
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I1 p r i m o c o m p r e n d e il triennio a,ccademico 1840-43, in cui si c o m p l e t b il p r i m o cielo di studi, il secondo a b b r a c c i a invece gli anni sueeessivi al 1843, fino alla soppressione della seuola e a l l ' i n s e r i m e n t o dei suoi eorsi nell'a,mbito della faeolt~ filosofico-matematica. M e n t r e il p r i m o di questi d u e periodi fu c a r a t t e r i z z a t o d a u n a g r a n d e popolarit~ della scuola, n o n solo n e l l ' a m b i t o cittadino, m~ a a e o r pifi fuori, nel secondo si a,ssiste inveee a d urt calo progressivo delle iscrizioni, e all'inst.~lrazioue di u n r e g i m e di funziona,mento ridotto. E s a m i n a n d o il p r i m o di questi d u e periodi, si r i s e o n t r a i n n u n z i t u t t o u n a massiceia iscrizione a]la Seuola n e l l ' a n n o a e c a d e m i e o 1840-41. I n questo a n n o gli iscritti f u r o n o ventisei (~s), di etK e o m p r e s a t r a i v e n t i d u e e i trenta,sei anni, laureati ~ B o l o g n a o a Ferra,ra e proveniertti, oltre ehe da, F e r r a r a , ailche da L u c c a , F e r m o , F a e n z a , Fusigna,no, Citts di Castello, Bagna,cavallo, I m o l a , Alfonsine, Cotignola. Di questi ~'erttisei iscritti, diciotto termina,rono gli studi (~9). Nei sueeessivi due anni vi f u r o n o r i s p e t t i v a m e n t e u n n e due iscrizioni a,1 p r i m o a n n o (lO0), e t e r m i n a r o n o (~gli studi )) nel 1844 uno studente, uel 1845 d u e (~o~). B e n c h 5 il r e g o l a m e n t o della Scuola del 1841 n o n facesse a c c e n n o a d esami, questi ax~evano luogo r e g o l a r m e n t e alla, fine d e l l ' a n n o scolastico. Le v o t a z i o n i r i p o r t a t e a,gli esami c o s t i t u i v a n o inoltre u n e l e m e n t o par la v a l u t a z i o n e finale degli a`llievi e ]a e o m p i l a z i o n e della r e l a t i v a sca,la di merito (~0.0). I n genere gli esami erano f a t t i alla fin(; del mese di g i u g n o e si svolgeva.no (~i~ e o ~ f o r m i t ~ alle ordi~mnze emesse da.tl~ Sacra C o n g r e g a z i o n e degli Studi del 18 agosto 1826 ~). Gli e s a m i n a t o r i erano tre m c m b r i del Collegio filosofieo-matematico, dei quali uno ne era` il Presidente. Gli esami v e n i v a n o svolti in tre giorni distinti: vi era u n a I sessione per l ' e s a m e di I d r o m e t r i a e Geodesia che f o r n i v a il 1 ~ q u a d r o di m e r i t o . A d i s t a n z a di q u a l e h e giorno v e n i v a n o svolti a,nche gli altri due esami ( I I e I I I sessione): quello di G e o m e t r i a d e s c r i t t i v a e quello di A r e h i t e t t u r a s t a t i c a e idra,ulica,. Le v a l u t a z i o n i negli esa,mi e r a n o o t t i m a , b u o n a , manea,~te.
(gs) Si veda l'eleaco degli iscritti alla Scuola, col~tenuto nella busta 4, cit. in (~e). (99) Si veda il ~ Quadro dimostrante il 2aosto cite occupano nella scala di ~terito li SS. ri allieri della Scuola degli In~ri di Ferrara da medesimi ]requentata nei qui sotto. notati anni seolastici he' quali i~r compiuto il corso triennale ~, nell'ASU, Seric
Universit~ Pontificia, busta 9. (~oo) Per il numero delle iserizioni alla S~.uola in questi due anni si veda la busta 4, cir. in (92). (lol) Si veda il ~ Quadro ... ~, cit. in (~). (lo~) Per quanto riguard~t il~vece qu~ulto stabiliva il regolamento del 1841 per la compilazione della scala di merito, si veda nora (~6).
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I quadri relativi agli esami riportavano geaeralmente aecanto ai nomi d e g l l allievi, le p r o p o s i z i o n i sulle q u a l i e r a n o s t a t i e s a m i n a t i e il r e l a t i v o giudizio. I professori della scuola erano presenti agli esami. Ciascuno prep a r a v a u n a serie di p r o p o s i z i o n i sugli a r g o m e n t i d e l suo corso s u l l e q u a l i v e n i v a n o i n t e r r o g a t i gli allievi. U n a I V sessione e r a r i s e r v a t a all~ f o r m a z i o n e d e l l a s c a l a di m e r i t o finale di quell~anno scolastico. N e l quach'o finale a c c a n t o ai n o m i degli a l l i e v i comparivano tre humeri: quello relativo alla ffequenza dell'oratorio, quello r e l a t i v o al r i s u l t a t o degli e s u m i (il q u a l e v e n i v a r i c a v a t o d a i g i u d i z i r i p o r tati nelle tre prove, secondo un criterio stabilito nei primi esami e adottato a n c h e n e l seguito) e u n t e r z o r e l a t i v o a l p r o f i t t o s c o l a s t i c o (~03). L a s o m m a d e i t r e n u m e r i f o r n i v a il (~n u m e r o c a r a t t e r i s t i c o d e l l a s c a l a di m e r i t o ~> che s t a b i l i v a il p o s t o o c c u p a t o d a l l ' a l l i e v o n e l l a s u d d e t t a scala. I l i b r i di t e s t o a d o t t a t i n e l l a S c u o l a di F e r r a r a e r a n o p e r il corso di A r c h i t e t t u r a , 1'opera di iNicola C a v a l i e r i S a n B e r t o l o , Istituzioni di architettura statica e idraulica, p e r q u e l l i di g e o m e t r i a d e s c r i t t i v a , di g e o d e s i ~ e di i d r o m e t r i a , i gis r i c o r d a t i t r a t t a t i di Carlo S e r e n i (~04). I1 p r o b l e m a d e l l a p r o c e d u r a d a s e g u i r e n e g l i e s a m i di fine a n n o d e l l a S c u o l a , riaffiorb a d i s t a n z a di p o c h i m e s i d a l l a c o n c l u s i o n e d e l p r i m o ciclo di s t u d i (~o5). L~esigenza di s v o l g e r e gli e s a m i n e l l a s c u o l a di F e r r a r a s e c o n d o
(lo3) Nel vcrbale degli esami dell'anno 1840-41, si trova il metodo, deciso all'unanimit~ dagli esaminatori, per l'assegnazione dei punteggi. Per quanto riguarda la frequenza all'oratorio e agli esercizi spirituali, venne deciso che il punteggio massimo fosse 6 e che venisse abbassato di una unith ogni quattro mancanze. Per quanto concerne gli esami venne stabilito che il giudizio di ottimo valesse due, quello di buono uno e i l mancante zero, relativamente a ogni sessione di esame. Infine venne deciso che il punteggio relativo al profitto scolastico era assegnato dai docenti della scuola. I1 verbale si trova nella busta 5, Serie Univcrsith Pontificia, ASU. (loa) Si vedano note nn. (69), (71), (72) per i t r a t t a t i del Sereni. L'opera del Cavalieri, compilata per uso della Scuola degli Ingegneri Pontifici del 1817, ebbe diverse edizioni ncl corso del X I X sccolo, la prima b quella di Bologna, tip. Cardinali e Frulli, 2 voll. 1826-27. (lo5) I1 Rettore dcll'Univcrsit~ di Ferrara scrisse il 29 maggio 1844 al Presidente del Collegio Filosofico Matematico informandolo che aveva ricevuto l'ordine (da p a r t e dell'Arcivescovo Cancclliere, con suo dispaccio del 24 maggio, n. 521) che gli esami delia scuola degli Ingcgneri di Ferrara fossero svolti secondo i criteri seguiti nella scuola di Roma. Del metodo da seguirsi agli esami e nella formazione della scala di merito, t r a t t a una lettera di Carlo Screni da R o m a del 9 maggio 1844 al prof. Marco Ferlini. La lct~cra b in risposta a una del Ferlini, che chiedeva informazioni a riguardo. II Sere1~i informa che gli esami delia scuola degli Ingegneri di Roma si svolgevano alla presenza dell'intero Collegio filosofico-matematico mentro il Rettore (~non se ne cura ,~. La scala di merito era compilata a nome del Collegio tilosofico-matematico, ma in rcalth t u t t i i presenti deferivano al voto dei professori
L'UNIV~.RSITA
~
LE
SCUOLE
PER
GLI
INGEGNEI~I
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gli stessi c r i t e r i a d o t t a t i in q u e l l a di R o m a si m a n i f e s t 6 in r e l a z i o n e a l l ' e s c l u s i o n e , di e u i f u r o n o o g g e t t o i g i o v a n i u s c i t i d a l l a S c u o l a di F e r r a r a , d a l l e g r a d u a t o r i e v a l i d e p e r l ' a s s e g n a z i o n e d e i p o s t i v a c a n t i di A s p i r a n t e de1 Corpo degli I n g e g n e r i P o n t i f i c i . Come ~ n a t u r ~ l e q u e s t a esclusione s u s c i t b le p r o t e s t e d e i f e r r a r e s i che si a d o p e r a r o n o i m m e d i a t a m e n t e p e r f a r v a l e r e i d i r i t t i d e l l a loro s c u o l a (~oe). F u r i c h i e s t o il p a r e r e d e l l a S. C o n g r e g a z i o n e degli S t u d i , s o l l e c i t a n d o n e u n a p r e s a di p o s i z i o n e r e l a t i v a m e n t e a q u e s t o c o m p o r t a m e n t o a d o t t a t o v e r s o gli i n g e g n e r i u s c i t i d a l l a s c u o l a di F e r r a r a , d a p a r t e d e l l a P r e f e t t u r a G e n e r a l e di A c q u e e S t r a d e . L'~ d e c i s i o n e d e l l a S a c r a C o n g r e g a z i o n e v e n n o c o m u n i e a t a d a l Cardin a l e M a r i a M a t t e i a l l ' A r e i v e s c o v o di F e r r a r a , n e l l a l e t t e r a i n v i a t a d a R o m a d e l 10 a p r i l e 1845 (~o7). L a C o n g r e g a z i o n e a v e v a s t a b i l i t o che gli a l l i e v i d e l l a s c u o l a di F e r r a r a n o n a v e v a n o d i r i t t o a e n t r a r e n e l C o r p o degli I n g e g n e r i P o n t i f i c i p e r d u e m o t i v i : il p r i m o di c a r a t t e r e legale, (( g i a c e h 6 q u e s t o t i t o l o r i s e r v a t o a l i a s c u o l a degli i n g e g n e r i di R o m a p e r l ' a r t i c o l o 446 (xos) d e l m o t u - p r o p r i o di P i o V I I d e l 23 o t t o b r e 1817 ~), il s e e o n d o di o r d i n e p r a t i c o : p o i c h 6 la n o m i n a d e l p e r s o n ~ l e a v v e n i v a in b a s e a l m e r i t o , si s a r e b b e r o d o v u t e c o n s i d e r a t e o m o g e n e e d u e scale di m e r i t o s t a b i l i t e d a d u e scuole d e l tut, t o i ~ l d i p e n d e n t i . L ' t m i c a a g e u chevenne aecordata agli allievi d e l l a s c u o l a di F e r r a r a f u (~q u e l l a di a v e r l i in c o n s i d e r a z i o n e n e W e l e z i o n e , che d a l l a P r e f e t t u r a G e n e r a l e di A e q u e e S t r a d e d i p e n d o n o ai p o s t i Y a e a n t i di S u b a l t e r n i d e l Corpo, ciob A s s i s t e n t i e C u s t o d i di 1 ~ e 2 ~ O r d i n e ~).
della scuola chc rendevano conto dcl giudizio riportato dagli allievi nelle ripctizioni e nei problemi dell'intero anno. I membri del Collegio pronunciavano un giudizio solo sull'esame al quale erano presenti, e che entrava come un elemento per l a eompilazione della scala di merito. Per quanto riguardava l'esercizio del disegno, the per disposiziouc di iegge doveva essere annesso alia Scuola di geomctria descrittiva, a Roma a causa della numerosa scolaresca (nell'anno 1844 erano 36 gli allievi) e delle limitatezze de1 locale, non veniva fatto nell'ambito della scuola di geometria descrittiva. Gti allievi andavano a disegnare nelle seuole dell'Accademia di Belle Arti, situate nello stesso locale della Sapienza. I1 Sereni aggiunge nella sua risposta ehe agli esami il professore di geodesia si limitava a porre qualche domandz, su un argomento sperimentale, senza renderc conto dell'attivit'~ svolta durante l'anno in catnpagna, e in fine the per la compilazione delia scala di merito, si teneva conto anche de11'a,~siduit'~ alle lezioni e agli esercizi spirituali. Si veda ASU, seric Universith Pontificia, busta 5. (~06) Una lettera al Rettore dell'Universith di Ferrara Monsignor Agostino Peruzzi del 22 febbraio 1844, inviata da Roma, e llrmata Proeolo Baldas~arri, informa circa i tentativi fatti da parte ferrarese per ~-;muovere la situazione. Si veda busta 5, Serie Universit'~ Pontificia in ASU. (~o7) La lettera si trova nella cartella 41, cir. in (79). (~os) Nella lettera per errore ~; indicato l'articolo 246 del motu-proprio.
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I f e r r a r e s i fecero a n c h e in s e g u i t o p r e s s i o n i affinch~ la l o r o s c u o l a v e n i s s e e q u i p a r u t a a q u e l l a di g o m a (lo~), m a o g n i sforzo fu v a n o . I1 d a n ~ o che no c o n s e g u i f u e n o r m e c o m e d i m o s t r a n o i s e g u e n t i d a t i n u m e r i c i d e g l i a l l i e v i che s o s t e n n e r o gli e s a m i (no): a . a . 1 8 4 0 - 4 1 : 1 6 s t u d e n t i ; a . a . 1 8 4 1 - 4 2 : 1 9 s t u d e n t i ; a.a. 1 8 4 2 - 4 3 : 2 1 s t u d e n t i ; a.~. 1 8 4 3 - 4 4 : 6 s t u d e n t i ; a.a. 1 8 4 4 - 4 5 : 7 s t u d e n t i ; a.u. 1 8 4 5 - 4 6 : 6 s t u d e n t i ; u.a. 1 8 4 6 - 4 7 : 5 s t u d e n t i ; a.a. 1 8 4 7 - 4 8 : 4 s t u d e n t i ; a.a. 1 8 4 8 - 4 9 : 7 s t u d e n t i ; a . a . 18495 0 : 5 s t u d e n t i ; a.u. 1 8 5 0 - 5 1 : m a n c a il v e r b a l e d e g l i e s a m i ; a.a. 1 8 5 1 - 5 2 : 3 s t u d e n t i ; a.a. 1 8 5 2 - 5 3 : 4 s t u d e n t i ; a . a . 1 8 5 3 - 5 4 : 3 s t u d e n t i ; a . a . 185455:2 s t u d e n t i ; a.a. 1 8 5 5 - 5 6 : 2 s t u d e n t i ; a.~. 1856-57: m a n c a il v e r b a l e d e g l i e s a m i ; a.a. 1 8 5 7 - 5 8 : 3 s t u d e n t i ; a.a. 1 8 5 8 - 5 9 : m ~ n c a il v e r b ' d e degli e s a m i ; a.a. 1859-60: m a n c a il v c r b a l e degli e s a m i . G l i a n n i s a c c e s s i v i a l 1843, f u r o n o c a r a t t e r i z z a t i d a p o c h i a v v e n i m e n t i d i r i l i e v o . I n i z i a l m e n t e s p e r a n d o di o t t e n e r e l ' e q u i p a r a z i o n e si c e r c b di u n i f o r m a r e q u a n t o pifi p o s s i b i l e il f u n z i o n a m e n t o d e l l a Scuo]a a q u e l l o d e l l ~ S c u o l a r o m a n a (si p e n s i al p r o b l e m a d e g l i e s a m i ) , e di r e n d e r e p i h e f f i c i e n t e e serio l ' i n s e g n a m e n t o . Cosi q u a n d o n e l s e t t e m b r e d e l 1843, il p r o f . L u i g i M a z z a r i n i r i n u n z i b a l l a c a t t e d r a che r i c o p r i v a ( m ) , f u b a n d i t o il c o n e o r s o p e r q u e s t a e d a n c h e per l'altra cattedra della Scuola. Quest'ultima, infatti, ricopcrta dal prof. Marco Ferlini, era stata specialmente nell'ultimo anno, notevolmente t r a s c u r a t a d a l d o c e n t e , c o n c o n s e g u e n z e d i s a s t r o s e p e r l ' i n s e g n a m e n t o (n2).
(x09) Si veda la cartella 41, eit. in (79) che documenta esaurientementc i tentativi fatti. (110) I dati numerici relativi agli Mlievi che sostennero gli esami, sono stati ripresi dai verbali degli esami. Questi si trovano nell'ASU, serie Universit'h Pontificia, b u s t a 5, per gli anni dal 1840-41 al 1846-47, e per l'anno 1849-50; b u s t a 4 per gli anni 1847-48 e 1848-49, busta 35 fasc. I X , busta 26 fasc. V I I I , busta 38 fasc. X I V , busta 40 fasc. X V I , busta 43 fasc. X I V e busta 45 fasc. V rispettivamonte per gli anni aeeademiei: 1851-52, 1852-53, 1853-54, 1854-55, 1855-56 e 1857-58. (111) I1 6 settembre 1843 il professor Luigi Mazzarini comunic5 al Rettore dell'Universit~, Mons. Agostino Peruzzi, la rinuncia alla cattedra essendo stato promosso al grado di ingegnere di 2 a Classe nel Dipartimento di Ravenna. Si veda a riguardo la lettera del professore Mazzarini al Rettore, busta 4, cit. in (92). (n~) In effetti il professor Ferlini per la maggior p a r t e dell'anno scolastico 1842-43 era stato occupato nella perizia per la eonsegna delle valli di Comacchio e in questo anno lo sostituirono oltre all'ingegner Antonio F r a b e t t i , che t r a t t b la parte di prog r a m m a relativa alle stime, anche il professor Luigi Mazzarini per le lezioni di geodesia, e il professor Luigi Calzolari per l'architettura. Dal verbale degli esami dell'anno accademico 1842-43 si apprende che gli allievi de1 prof. Ferlini, ebbero sei lezioni in t u t t o quell'anno di Architettura statica ed idraulica. Inoltre l'ingegnere F r a b e t t i nelle sue non molte lezioni, si limit5 a t r a t t a r e le stime dei fondi rustici (.d urbani, senza occuparsi di altre materie. Si apprende inoltre che poche furono
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A1 concorso, b a n d i t o p e r soli t i t o l i , con n o t i f i c a z i o n e d e l 15 o t t o b r e 1843 (~13), p ~ r t e c i p a r o n o t r e a l l i e v i d e l l ~ scuola. D u l p r o c e s s o v e r b a l e r e l ~ t i v o a l l a d i s c u s s i o n e sui c a n d i d a t i a s p i r ~ n t i ~lle c a t t e d r e d e l 22 n o v e m b r e 1843 (1~4), si a p p r e n d e che a m a g g i o r a n z a v e n n e deciso che n e s s u n o d e i t r e c o n c o r r e n t i a v e v ~ i r e q u i s i t i n e c e s s a r i p e r r i c o p r i r e u n a d e l l e d u e c a t t e d r e i n q u a n t o t u t t i m a n c ~ v a n o de1 r e q u i s i t o f o n d ~ m e n t u l e d ' ~ v e r p e r pifi a n n i e s e r c i t a t o la p r o f e s s i o n e di i n g e g n e r e c i v i l e o di a r c h i t e t t o . A n c h e s t a v o l t ~ si d o v e t t e r i c o r r e r e a delle n o m i n e p r o v v i s o r i e ; ]a c a t t e d r ~ di u r c h i t e t t u r a s t a t i c ~ e i d r a u l i c a f u r i a s s e g n u t ~ ul prof. M a r c o F e r lini, m o n t r e q u e l l a di g e o m e t r i u d e s c r i t t i v a e i d r o m e t r i a ~ a l F i n g e g n e r e Angelo Zucchini a n c h ' e g l i i n g e g n e r e d e l C o r p o P o n t i f i c i o (1~5). L~ s c a r s i t ~ di s t u d e n t i , p a r t i c o l a r m e n t e a c c e n t u a t a n e g l i u l t i m i anni~ in m e d i a c ' e r a u n a sol~ n u o v a i s c r i z i o n e p e r a n n o (i~e), fece sl c h e du pifi p a r t i g i u ~ g e s s e lu r i c h i e s t u di c h i u d e r e l~ scuolu. Si v o l e v a t r a l~altro che
anehe le lezioni di idrometria e quelle di geometria descrittiva (rispetto al numero prescritto), che nessuna esperienza idrometrica era stata fatta, nessuna escursione scientifica lungo il corso dei fiumi e canali, nessuna lezione di geodesia pratica. Infine che non erano stati presentati disegni denotanti l'applicazione della prospettiva. Per quanto riguarda l'assenza del professor Ferlini si veda 1'<~Elenco degli attuali Signori Pro]essori della Ponti]icia Universith di Ferrara ~>, in ASU, Serie Miscellanea, 44 (ultima pagina). Mentre per i supplenti si veda il fascicolo <(Supplenza dei Pro]]. Calzolari Luigi, Mazzarini Luigi, Frabetti ing. Antonio al Sig. Pro]. Marco Ferlini, durante la sua lut~ga asse~za da Ferrara degli anni 1842-43 ,>, busta 4, cit. in (93). (113) Si veda busta 41, cit. in (79). (114) Si veda busta 4, cit. in (92). (115) Queste due nomine vennero annuahnente riconfermate e stabilizzate nel 1847. Si veda busta 4, cir. in (s2). I1 problema dell'assenza dei docenti per motivi di servizio, si risolse ugualmcnte in relazione a una polemica riguardante gli stipendi dei professori. L a notificazione relativa al concorso del 1843, stabiliva difatti come ~tipendio di eiascun professore, trecento scudi e non disponeva diversamente per il personale del Corpo degli Ingegneri Pontifici. Tuttavia poich6 i due ingegneri che ebbero la nomina si trovavano in questa posizione, fu loro contestata la possibilit~ di ricevere lo stipendio stabilito dalla notificazione. La Sacra Congregazione degli Studi interpellata al riguardo approv5 i trecento scudi di stipendio, a ciascun professore, disponendo contemporaneamente che<( stante la onorifica destinazione di professori della scuola, non fanno pi~t p a r t e del Corpo degli Ingegneri d'Acque e Strade e quindi non ricevono pifl stipendio a carico del governo ~>. Si veda la lettera dell'Areivescovo Cancelliere al Rettore d e l l ' l l novembre 1844 con la quale venne trasmesso il dispaccio della S. Congregazione degli Studi, riportante la sudd e t t a disposizione, nella busta 4, cit. in (93). (ns) Nell'ASU Serie Universiti~ Pontificia, busta 5, si trova il <~prospetto dei nuovi alunni ~> dall'anno acc. 1850-51 al 1857-58.
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i f o n d i messi a disposizione dalla P r o v i n c i a venissero spesi meglio, a d esempie a v a n t a g g i o di quegli s t u d e n t i cho n o n a v r e b b e r o p o t u t o a n d a r o a studiare col propri mezzi nella scuola di R o m a (117). L a p r o p o s t a di c h i u s u r a della scuola n o n era t u t t a v i a coudivisa dalle a u t o r i t ~ , o lo stesso A r c i v o s c o v o Cancelliere deU'Universit~, a l l ' a t t o di firmare il p r e v e n t i v e d e l l ' a n n e scolastieo 1857-58 a v e v a espresso il sue pensiero a riguardo, f a c e n d o p r e s e n t e la c o n v e n i e n z a di tenere in v i t a la scuola, u n i c a possibilit~ aifinch4 q u e s t a potesse u n giorno essere equipar a t a a quella R o m a n a (~18). Cosi nel (( Kalendarium Zyeei Magni Ferrariensis ~> d e l l ' a n n e u c c a d e m i c o 1857-58 c o m e in quello de11'a.a. 1858-59, t r o v i a m o e l e n c a t a a n c h e la Scuol~ T e c n i c a con insegnanti M. Ferlini per l ' A ~ c h i t e t t u r a statica e idraulic'~ o A. Z u c c h i n i per la G e o m e t r i a d e s c r i t t i v a e l ' I d r o m e t r i a . ~L'annuario della Regia Universit~ di _Ferrara dell'a.,% 1859-60, elenc,~ la Seuola Tecnica con i n s e g n a n t i M. Ferlini s e m p r e per la c a t t e d r a di Archit e t t u r a e Luigi Piccoll s u p p l e n t e di G e o m e t r i a descrittiv,~ e I d r o m e t r i a a l p o s t o di A. Zucchini in quiescenza. D u l l ' a n n e successive invoce, n o n ~ pifl inserita negli a n n u a r i u n a Scuola Tecnica, e gli i n s e g n a m e n t i di Geometri~ d e s c r i t t i v a e I d r o m e t r i a , nonch~ quello di A r c h i t e t t u r a s t a t i c a e idraulica sono elencati assieme agli altri della F a c o l t ~ m a t e m a t i c a (~19).
5. - La questione delle Scuole per Ingegneri a Ferrara dopo l'unith d'ltalia. Le vicende dell'insegnamento dell'Ingegneria a Ferrara dope l'unit~ d ' I t a l i a v a n n o viste nel c o n t e s t o della r i o r g a n i z z a z i o n e degli studi tecnici superiori che fu uno dei g r a n d i t e m i del d i b a t t i t o sull'Universit's dei d e c e n n i 1860-1880. D u e istanze c o n t r a d d i t t o r i e si s c o n t r a r o n o : da u n a p a r t e si sping e v a afiinch4 l ' i n s e g n a m e n t o tecnico superiore fosse c o n c e n t r a t e helle sole
(117) Si veda la lettera alla Magistratura del Comune di Ferrara del 16 novcmbre 1857, firmata da F. Card. Avventi, dott. Gaspare Salvatori, Cav. Eugenio Righini e Giuseppe Giglioli, con la quale si pregava la Magistratura di intercedere, presso il Consiglio Provinciale, per ottenere la soppressione della Scuola, contenuta nella busta 41, cit. in (78). (118) Si veda il retro delia lettera cir. in (117). Vi si trova una nora datata 31 dicembre 1857 e firmata (la firma ~ poco chiara) che dice tra l'altro: (( Riteniamo di non dover n~ peter prendere parte all'oggetto di cui tratta la presente perchd ci porressimo in contraddizione con noi stessi ..., e riferisce inoltre questo atteggiamento dell'Arcivescovo Cancelliere. (119) Kalendarii e annuarii di questi anni si possono trovare nella Cart. 9, fondo UniversitY, Repertorio Secolo X I X , in ASC.
L'UNIVERSITA
E LE SCUOLE PER
GLI INGEGNERI A FERRARA
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sedi di Milano e di Toriao che a v r e b b e r o d o v u t o essere p o t e n z i a t e secondo i modelli internuzioaali e s e g n a t a m e n t e dei Politecnici tedeschi; in particolare si insistev~ sulle n u o v e specializzazioni richieste agli ingegneri in una societ~ che v i v e v a u n a rivoluzione industriale e sttll~impossibilit~ conseguente di costruire molti politecnici. Di coatro si r i v e n d i c a v a n o i precedenti storici dell'insegnamento proprio delFingegneria civfle presso varie sedi universitarie: P a d o v a , Bologna~ Pisa, Roma~ Napoli~ P a l e r m o . I a un p r i m o arco di t e m p o furono queste istanze pifi paxticolaristiche a prevalere anche perch6 esse furono f a t t e valere al m o m e n t o delFan~essione dei vari s t a t i al Regno d~Italia. I n questo ordine di idee v a visto il t e n t a t i v o di riorganizzare a F e r r a r a gli studi di ingegneria con Fistituzione d i u n a Scuola tecniea p e r il Corpo del Genio civile, con decreto del g o v e r n a t o r e dell~Emilia Luigi Carlo Farini del 14 febbraio 1860 (~o). L a sede di F e r r a r a per le sue condizioni topografiche ed idrauliche era r i t e n u t a la sede pifi a d a t t a u tale Istituzione. La Scuola tecnica a v r e b b e dovuto essere i m p i a n t a t a e m a n t e n u t a dallo Stato~ docenti e direttore essere n o m i n a t i dul Governo e F o r d i n a m e n t o era d e m a n d a t o a un r e g o l a m e n t o da proporsi a cura dei Ministri di P u b b l i c a Istruzione e dei L a v o r i Pubblici. Dal r e g o l a m e n t o della Scuola compilato dallying. Pietro Conti~ Maggiore del Genio Militare (12x), si a p p r e n d e che oggetto della scuola era il complet a m e n t o della formazione degli Ingegneri civili~ sia per q u a n t o riguarda le conoscenze teoriche, che la capacit~ di applicazione dei principi teorici ai casi pratici della professione. I1 governo, su p r o p o s t a del Ministero di Pubblica Istruzione, a v r e b b e d o v u t o n o m i n a t e il Direttore e i docenti della scuola t h e erano fissati in n u m e r o di otto. I corsi a v r e b b e r o d o v u t o essere: g e o m e t r i a descrittiva e stereotomia~ fisica e geodesia, agrotimesia~ tecnologia~ architettura~ mecc~nica~ idraulica, costruzioni meccaniche e idrauliche e nel r e g o l a m e n t o sono r i p o r t a t i in dettaglio gli argomellti dei corsi. P e r Yiscrizione alia scuola era richiestu la laurea ~lella Facolt~ M a t e m a t i c a in u n a Universit~ dello Stato ; la scuolu a v e v a dltrata trienn~le ed erano previsti cinque i n s e g n a m e n t i in ciascuno dei t r e anni. Lo s t u d e n t e t h e superav~ t u t t i gli esami annuali~ v e n i v a laureato I n g e g n e r e della Scuola d~applicazione~ ed inoltre gli erano (12o) I1 decreto Farini del 14 febbraio 1860, costituisce il Sub-Allegato B dell'opuscolo Scuola di applicazione per ingegneri idraulici in Ferrara, Ferrara, Bresciani, 1865. (121) Si veda, per quanto riguarda la paternit~ del regolamento: L. PICCOLI, Sul concetto della scuola di applicazione per gl'ingegneri idra~lici e del programma dei corsi matematici della libera universith di Ferrara, Ferrara, tip. Bresciani, 1868.
Cfr. p. 6. Copia manoscritta di questo regolamento si trova nella busta 41, cir. in (:9).
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rieonoseiuti i due anni di pratiea presso un ingegaere previsti dalla legge per esercitare p r i v a t a m e n t e la professione. Alla seuola era aggregato uno stabflimento meccanico in eui gli studenti avrebbero p o t u t o esercitaxsi nel lavoro manuale. Lo stabilimento d o v e v a servire anehe alia costruzione di maechine per r i n d u s t r i a privata. In questo modo veniva assicurato alla scuola un introito a u t o n o m o per affrontare p a r t e delle sue spese. Infine nel regolamento venivano eleacate le spese previste per r i m p i a n t o e il m a n t e n i m e n t o della seuola~ dal laboratorio meceaaico alle macehine e agli strumenti neeessari alle varie discipline, dai libri alle spese di viaggio~ alle spese per il personale ausiliario~ per i professori e per il direttore. Ai professori~ in particolare, era assegnato uno stipendio annuo di life 3.500, 500 lire in pifl rispetto agll stipendi dei professori delPUniversit~ di Bologna (~22); eomplessivamente il preventivo a m m o n t a v a a lire 60.000~ m e n t r e per le spese di primo impianto dello stabilimento erano stanziate 90.000 fire. E r a previsto inoltre che il Direttore avrebbe percepito met~ degli utili dello stabilimento; questo non solo come compenso per r a t t i v i t ~ di direzione dei lavori~ m a principalmente perch~ in questo modo lo stabflimento sarebbe stato indotto a elaborare tecniche di lavoro pifi economiehe~ cosa ehe era ritenuta la base e il f o n d a m e n t o della prosperits di tm~iadustri~. A w e n u t a l~annessione delle province dell'Emilia al Regno Costituzionale di Vittorio Emanuele~ l~allora Ministro della Pubbliea Istruzione~ Terenzio Mamiani~ si diehiarava favorevole aWapertm'a della scuola~ e l ' I s p e t tore Generale delle Universits Maggiore Conti, veniva a Ferrara per scegllere u a locale udatto a4 accogliere la seuola. L a seelta cadde sulla cosidd e t t a Palazzina di Marfisa d~Este in eorso Giovecca, che il Municipio aequistb a life einquantamila (12~).
(122) Si veda a riguardo la lettera del Deputato Carlo Grillenzoni al Presidente del Consiglio dei Ministri del 19 agosto 1863, eontenuta nella busta 41, cir. in (Tg). (123) Notizie pifi dettagliate su questi avvenimenti si possono trovare nella lettera della Deputazione Provinciale di Ferrara al Presidente dei Ministri dell'll agosto 1865. Copia della lettera ~ contenuta nell'opuscolo cit. in {12o), pp. 13-19. Nell'opuscolo sono pubblicati anche atti e documenti che si riferiscono all'istituzione di questa scuola per ingegneri a Ferrara. I documenti sono: I1 Titolo I I I (~Delle Accademie di Belle Arti e delle Scuole Speciali ~) della legge relativa alla Pubblica Istruzione, 4 settembre 1802; il Decreto del Governatore Farini, del 14 febbraio 1860 relativo all'Istituzione della Scuola tecnica del Corpo del Genio Civile in Ferrara; il Regio Decreto col quale la Scuola Tecnica del Corpo del Genie Civile in Ferrara convertito in Scuola d'applicazione per gli Ingegneri Idraulici, 24 agosto 1863; Regio Decreto che approva la pianta numerica degli Impiegati e Servienti presso la Seuola di applicazione per Ingegneri Idraulici in Ferrara 24 agosto 1863; Lettera del Ministro di Pubblica Istruzione Amari, al Presidente de|la Deputazione provin-
L ' U N I V E R S I T A E LE SCUOLE F E R GLI I N G E G N E R I A F E R R A R A
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S u c c e s s i v s m e n t e c o m i n c i a r o n o a. p r e s e n t a r s i , una. d o p o l'aaltra~ difficolt~ di va.rio g e n e r e s l l ' a p e r t u r a , della, s c u o l s : l ' i m p o s s i b i l i t s finanzisria, dichia.ra.ts da.1 G o v e r n o di a.llestire lo s t % b i l i m e n t o m e c e a n i e o p r e v i s t o da.1 r e g o 1 s m e n t o , il faatto c h e sembravaa pifi o p p o r t u n o a p r i r e seuole p e r laa f o r m s z i o n e degli i n g e g n e r i i n u n r a m o speeifico d e l l s p r o f e s s i o n e p i u t t o s t o c h e g e n e r i c h e . V e n n e eosi f o r m a t s u n a c o m m i s s i o n e presiedutaa d a l Deputaato Q u i n t i n o Sella.~ p e r m o d i f i e s r e o p p o r t u n a . m e n t e il r e g o l s m e n t o d e l l s seuola, in m o d o da. renderla, a.ttuaabile. La. e o m m i s s i o n e s d o t t 5 il p r i n c i p i o dell~istituzione di seuole speeia.li, e Ferrsraa fu ritenutaa laa sede pifi idoneaa p e r il set%ore idra.ulieo. F u s n e h e steso u n n u o v o r e g o l a m e n t o ehe sta.biliva. 1s durataa b i e n n a l e d e l l s seuolaa, e i corsi di mecea.nicaa applicaata, i d r a . u l i c s a p p l i c s t s ~ e o s t r u z i o n i genera.li~ c o s t r u z i o n i speeia.li idra.ulichey idra.ulieaa a.grieola.~ t o p o grafia., l e g i s l a z i o n e d e l l e s e q u e . S u p e r a t s questa, diffieolt~ se n e p r e s e n t b s u b i t o u n ' a l t r a . : il Segreta.rio G e n e r a l e d e l l s P u b b l i c a . I s t r u z i o n e p r o f . F r a n c e s c o B r i o s c h i , riteneva, inf s t t i o p p o r t u n o p r i m s di s p r i t e s e u o l e speciali~ di a.vere u n p i a n o g e n e r a l e che le c o o r d i n a s s e t r a loro, d e t e r m i n a n d o n e il n u m e r o e le sedi. U n s n u o v s e o m m i s s i o n e f u crea.ts p e r s t e n d e r e q u e s t o p i a n o . N e l f r a t t e m p o c o n D e c r e t o l~eale 24 a g o s t o 1863 (1-'~), la. Scuolaa Tecnica. d e l G e n i o C i v i l e in F e r r a r a v e n n e e o n v e r t i t a , in Scuola di Applicazione per Ingegneri Idraulici e a . p p r o v a t a 1s pianta, n u m e r i c s degli insegna.nti con re-
ciale di F e r r a r a del 31 agosto 1863 relativa a|le spese per la Scuola di F e r r a r a da riportare nei bilanci degli anni 1863 e 1864, Estratto della Deliberazione del Consiglio Provinciale presa nella seduta 21 settembre 1863 (ll ConsigHo deliber6 di concorrere alla spesa del Direttore della Scuola idraulica, per un quinquennio e nella somma annua di L. 5.000); 2 lettere del Ministro della Pubblica Istruzione Rezasco alia Deputazione Provinciale di F e r r a r a del 24 novembre 1863, e del 28 marzo 1864 relative alla compilazione del regolamen~o della scuola affidata a una Commissione presieduta dal Comm. Q. Sella; 2 lettere del Ministro Rezasco alla Deputazione Provinciale di F e r r a r a del 23 agosto e del 9 settembre 1864 relative alla nomina del Direttore della Scuola; lettera del Ministro di Pubblica Istruzione Natoli alla Deputazione Provinciale di Ferrara del 7 ottobre 1864 chc comunica la rinuncia del Car. Parodi al posto di Direttore della Scuola; lettera d e l l ' l l agosto 1865 della Deputazione Provinciale di Ferrara al Presidente dei Ministri, in cui si trovano i fatti sui quali poggiava il reelamo dei ferraresi affineh6 <~li ordini Sovrani siano osservati e si faeciano osservare )>; infine deliberazione presa dal Consiglio Provineiale nell'adunanza del 20 settembre 1865. Le vieende della Seuola si possono seguire anehe attraverso la Gazzetta Ferrarese; nei numeri de1 4 agosto 1863, 18 e 25 agosto 1866; 27-28-29 ottobre e 24 dicembre 1866, 2 gennaio e 7 febbraio 1867, 15 maggio 1873, 8 giugno 1874. (1~4) I1 Deereto pubblieato anehe nell'opuscolo, cit. in (120), p. 26, stabiliva anche gli insegnamenti delia seuola ehe avrebbero dowlto essere: di idraulica agricola, d i eostruzioni generali e eostruzioni idrauliche, di topografia e di materie legali.
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l a t i v i s t i p e n d i (125). L~ c o m p i l a z i o n e d e l r e g o l a m e n t o di q u e s t a n u o v a scuob~ f u a f f i d a t a a u n a e o m m i s s i o n e e o m p o s t a d~ Sell~ p r e s i d e n t e , B r i o s c h i , C o n t i , Barilluri, Paleocapa e Parodi. Gi~ i a p r e e e d e n z u il Consiglio P r o v i n c i a l e su i n v i t e del M i n i s t r o di P u b b l i c a I s t r u z i o n e Carlo M u t t e u c c i (~26), a v e v a s t a n z i ~ t o l a s o m m a di l i r e c i n q u a n t a m i l a qu~le c o n t r i b u t e alle spese di p r i m o i m p i a n t o d e l l a scuob~ ed era per agevolare la nomin~ del Direttore, promessu dal Ministro a terminc d e i l a v o r i dell~ C o m m i s s i o n e , a v e v a deciso di c o n c o r r e r e p e r u n q u i n q u e n n i o e ne11~ s o m m ~ a n n u a di l i r e e i n q u e m i l a , ~11~ s p e s a d e l D i r e t t o r e che in q u e s t o m o d e v e n i v ~ a p e r c e p i r e lo s t i p e n d i o a n n u o di u n d i c i m i l u lire. Con d e c r e t o 7 s e t t e m b r o 1864 f u n o m i n a t e l ' i n g . Cesare P a r o d i D i r e t t o r e d e l l a s c u o l a , m u (~c e n t r e o g n i a s p e t t a t i v a e p r o m e s s u ~) egli r i n u n z i 6 ; ]a D e p u t a z i o n e P r o v i n c i a l e di F e r r a r a p r o p o s e q u i n d i al M i n i s t r o p e r la n o m i n a il n o m o d e l C o n t e F r a n c e s c o F i o r e n z i . D o p e l a p r o m e s s a d~ p a r t e d e l M i n i s t r o c h e l a n o m i n a s a r e b b e a v v e n u t a . n o n pifl t a r d i d e l g i u g n o 1865, n o n segul a l c u n p r o v v e d i m e n t o . L e p r o t e s t e d e l l a C i t t s di F e r r n r a c o n t i n u a r o n o f a c e n d o s i s e m p r e pifl a s p r e (1~,) sia p e r c h 5 si v e d e v a lose d a p u r t e d e l G o v e r n o m~ d i r i t t o p r e c e d o n t e m o n t e r i c o n o s e i u t o , sia p e r c h ~ si r i t e n e v a n o p r e t e s t u o s e m o l t o difficolt~ f f a p p o s t e (~2s). :Non m a n c a r o n o c o m u n q u e a n c h e in s e g u i t o ir~iziar i v e d i v e r s e , t e s e a r i p r o p o r r e il p r o b l e m a . Cosi il 22 gemmule ] 8 6 6 l ' i n g . D o m e n i c o B a r b a n t i n i (1804-1889)(1,~), serisse a l l ' a v v o e a t o L u i g i Zini S e g r e -
(125) Con decreto sempre del 24 agosto 1863, pubblicato anche nell'opuscolo <~Scuola di applicazione ... ~, cit. in (120), pp. 27-28.
(1~) I n una lettera alla Deputazione Provincialc e al Municipio di Ferrara, il Ministro Matteucci faceva notare i vantaggi che la Provincia avrebbe tratto dalla istituzione della scuola e <~il lustre che trae una grande Citts da una Scuola Speciale di Ingegneria unica nel Regno ,~. Per queste considerazioni e per lc ristrcttezze economiche del Governo, veniva chiesto un concorso provincialc alle spese di prima fondazione della scuola. Cfr. il fascicolo (( Scuola di applicazione ~>.... cit. in (1~o), p. 15. (127) Nell'adunanza del Consiglio Provinciale del 20 settembre 1865, venne presa all'unanimits la deliberazione di procedere giudizialmente, citando il Ministro della Pubblica Istruzione in Tribunale per inadempienza dell'obbligo costituzionale, di osservare e far osservare un decreto Reale. Si veda l'opuscolo (
I , ' I ' X I V E R S I T ~ ' k E L E S C U O L E P E R G L I INGEG-NF~RI A IVF~R]gARA
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tario Germrale del Mi~istero dell'Interno, afiinch5 questi si adoperasse favore della causu. La risposta del 25 gennuio fu intelldere ehiaramente che non ci sono possibilit~ essendo in atto du purte del Governo la riduzione delle spese relative alle Universith (programme di sopprimerne alcune e di ridurle tutte)(~3o). L~ discussione r e l a t i v e all'attuazione dell~ scuolu di ~pplicazione per Iagegueri idraulici ~ Forr~r,~ fu portat:~ ulla C~meru dei D e p u t a t i helle sedut:~ del 14 m~ggio 1873 ed ebbo esito img~tivo (~3~). ~ evider~to rmll'opinione pubblica ferrarese e negli irLtellettuuli che si eralm impegm~ti t~ delusione per l'esito di questa vicend~ di cui si cercurono ,~nche responsabilit~ personuli individuandole in Fr~neeseo Brioschi. Si t r ~ t u v a i~~vece di u a a poli~ie~ culturale diverse, nemica del localismo che si veaiv~ imponondo. Ne sono testimonianza 10 diffieolt~ ineontrute i~ quegli unni per gli studi di h~gegneria ~nche du Universit~ di tradizione ben solide come Pisa e Bologn~ ct~e videro esclusi d~ un eoncorso bundito dal 5Iinistero dei Luvori Pubblici per ingegneri allievi del Genio Civile nel 1875 i loro luureuti (la~). Per eoatro si veniv~ sempre pifl afferman4o, come istituzione a livello europeo l ' I s t i t u t o Tecnico Superiore di Milano (Politecnico) inuugurato nel 1863, dire~to per 3~ ~nr~i firm alia morte, nel 1897, d~ Franceseo Brioschi (l~a). Anche in ~fltre sedi universitarie (Bologna, Padov~, Pisu, Torino)
dedicb principahnente agli studi di idrauliea, di agronomia e di statistica lasciando diverse pubblicazioni. Queste si trovano raccolte in un volume miscellaneo presso la Biblioteca Ariostea di Ferrara (E 6.9.36). Ebbe anche diversi incarichi sia privati chc pubblici. Fu tra i fondatori della Societk degli Ingegneri di Ferrara alia cui Presidenza rimase per parecchi anni. Interessante a riguardo il Ms. cl I, 621 della Biblioteca Ariostea di Ferrara <~Societ~ degli Ingegaeri, atti, memorie e corrispondenza durante la presidenza dell'Ingegnere Domenico Barbantini ~> contenente tra l'altro l'opuscolo a stampa: Statute della Societ~ degli Ingegneri di ~errara approvato nell'adunanza generale delli 31 gennaio 1875, Ferrara, Tip. Sociale s.d. Due brevi note in memoria dcl Barbantini si trovano nel numero della Gazzetta Ferrarese del 4 dicembre 1889. Si veda anche F. BARBI-CINTI,La Scuola idraulica, raccademia degli ingegneri di .Ferrara, Ferrara, Tip. dell'Eridano, 1866. (130) Sulla Gazzetta Ferrarese del 2 gennaio 1867 ~ pubblicata questa corrispondenza. (131) Si veda la Gazzetta Ferrarese del 15 maggie 1873. (13:) Si veda in proposito Maria Pie CuecoLI, Minghetti e la <(Questione Universitaria >>a Bolog~a, Deputazione Storia Patria Prey. Romagna, A t t i e Memorie, N.S., XXIX-XXX, 1978-79, Bologna, 1980, pp. 209-223. (~aa) Giovanni STRACCA,Dal Collegio degli ingegncri di Milano all'Istituto teenico steperiore, in I1 Politecnico di Milano 1863-1914, Milano, Electa, 1981, pp. 65-86. Jolanda BAssi, La /ondazione dell'I.~titzdo Tecnieo Superiore ~'rancesco Brioschi, I1 Centenario del Politeenico di Milano 1863-1963, Milano, Tamburini, 1964,
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l'insegnamento dell~Ingegneria ebbe un rilancio negli ultimi 4econni del secolo X I X e ~gli inizi d e l n o s t r o secolo, e il n u m e r o d e l l e F a c o l t ~ di I n g e g n e r i a ill I t a l i a ~ oggi m o l t o c r e s c i u t o .
pp. 117-133. Su Franceseo Brioschi (1824-1897), uno dei maggiori matematici italiani del suo tempo, esistono varie commemorazioni. Tra queste segnaliamo quells di Eugenio Beltrami sui Rendiconti del Circolo Matematico di Palermo, vol. X I V , 1900, pp. 262-274. Le opere di Francesco Brioschi furono pubblicate in 5 voll., Milano, ttoepli, 1901-1909. Pervenuto in Redazione il 15 gennaio 1987.
RIASSUNTO L'origine dell'insegnamento pubblico per ingegneri e architetti a Ferrara; la formazione culturale dell'ingegnere nell'ambito dell'Universit'~ (1771-1804); la Scuola di Idrostatiea nel periodo napoleonico (1804-1815); L a Scuola degli Ingegneri Pontifici (1817-1819); la Scuola speeiale di Idraulica della Pontificia Universit~ di Ferrara (1840-1859); l~ questione delle Scuole per Ingegneri a Ferrar~ dopo l'unit'~ d'Italia.
RI~SUMI~ L'origine de l'enseignement publique pour les ing4nieurs et les architectes s Ferrare, la formation culturelle des ing~nieurs dans l'Universit~ (1771-1804); la (c Scuola di I d r o s t a t i c a , (1804-1815); la , Scuola degli Ingegneri pontifici, (18171819); la , Scuola speciale di I d r a u l i e a , (1840-1859); la question des ~coles pour les ing~nieurs ~ Ferrare apr~s l'unit4 nationale.